Page 116 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 116
il blu-nero, ottenuto da una pietra bluastra simile all’ardesia scalcinata; e il
365
rosso, di terracotta .
L’iscrizione è la seguente ( tratta da Billotta 1977, p. 36 ) :
CD . . . A . . MPORIBVS
OINDOMCD . . . NTIFICIS PATRIS EPISC
XITVSSV . . . . . . . IO . . OMINUSDO
EN . . . . . . ONORISSE
ORICE
Alcune parole possono essere immediatamente ricostruite: ( te )
MPORIBVS- PATRIS - EPISC ( opi ) - ( d ) OMINVS - ( h ) ONORIS. Ma
per le altre risulta difficoltoso procedere ad una esatta lettura.
Per Pace si trattava quasi certamente dell’epigrafe dedicatoria della
366
basilica realizzata (te)mporibus (po)ntificis patris episc(opi) . Secondo
Novara invece il personaggio ricordato nell’iscrizione sarebbe un vescovo 367 ,
mentre Billotta parla di un «pontefice al tempo del quale avvenne la
riedificazione» , ricordando come la formula pontificis patris episcopi fosse
368
tipica per indicare il papa . A tale proposito ci sembra opportuno ricordare
ricordare quanto scritto dal Carile riguardo le iscrizioni dedicatorie nei
pavimenti delle chiese bizantine: « il dedicatario è spesso il vescovo: egli
secondo la legislazione imperiale del VI secolo ha la prerogativa di
autorizzare la fondazione e ne deve sancire con cerimonia pubblica la
369
santità attraverso l’atto della stauropegia» . Il nome sfortunatamente è
365 SALINAS 1893, p. 341.
366 PACE 1916, col. 702.
367
NOVARA 1975, p. 50.
368
BILLOTTA 1977, p. 36 e p. 63.
369 CARILE 1995, p. 161.
116