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fila di cinque colonne, secondo Pace e Novara (Fig.61). ‘E più probabile,
come sostiene invece Billotta, che si trattasse di pilastri per analogia con
quasi tutte le basiliche paleocristiane a pianta longitudinale conosciute
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nell’isola . Della basilica al momento della scoperta, rimaneva in parte
visibile, anche l’abside, posta in posizione centrale lungo il lato occidentale,
avente un diametro di circa tre metri e di forma semicircolare aggettante.
Come si potè constatare dai resti delle mura ritrovati nell’angolo Nord-
Ovest, perfettamente conservati, molto probabilmente si trattava dell’unica
abside presente all’interno della basilica. Non si riscontra infatti la presenza
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di absidi minori fungenti da prothesis e diaconicon . Tuttavia, sempre
nell’angolo Nord-Ovest, al momento della scoperta era stato evidenziato un
piccolo ambiente, addossato al muro, in posizione laterale rispetto all’abside.
Da quello che si può ricavare dall’andamento dei muri laterali, questo
ambiente molto probabilmente aveva una forma quadrata o rettangolare,
disposto a conclusione di una delle navate laterali. Pertanto non risulta chiaro
se i due ambienti caratteristici delle chiese cristiane, quali la protesi e il
diaconico, siano state costruiti in forma di piccole celle addossate, come si
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riscontra nella basilica di Bakura in Siria .
In origine la basilica non presentava il classico avamportico o
nartece, ma come si evince da un breve avanzo di muro posto parallelamente
all’ingresso sul lato orientale, sembra che una qualche forma di atrio sia stata
ricavata più tardi chiudendo una prima sezione dell’aula. Per la costruzione
delle mura era stato impiegato l’opus incertum, costituito da un impasto di
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PACE 1916, col. 700; NOVARA 1975, p. 49.
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BILLOTTA 1977, p. 31.
360 Si tratta di piccoli ambienti, generalmente di forma quadrata, disposti ai lati dell’abside; nella
protesi venivano deposte le offerte dei fedeli e si preparava l’occorrente per le funzioni sacre; il diaconico
era destinato in particolare alla conservazione delle suppellettili e delle sacre specie ( si veda s. v.
Vocabolario della Lingua Italiana ” Treccani” 1991 ).
361 PACE 1916, coll. 700-701.
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