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periodo, viene abbandonata la produzione di tipologie anforiche e dei
materiali da costruzione dei secoli precedenti (anfore, laterizi, tegole e
tubuli) per passare alla fabbricazione di ceramica comune da mensa.
Quest’ultimo aspetto a nostro avviso, risulta essere molto interessante, in
quanto, da una produzione di tipo industriale rivolta alla costruzione di
edifici, si passa ad una produzione tramite riconsolidamento dell’impianto di
ceramica da cucina impiegata nella vita quotidiana. Quindi si attesta, di
conseguenza, una richiesta diversificata del mercato “fittile” nel territorio. Si
potrebbe inoltre ipotizzare che durante la tarda antichità, le città e gli
insediamenti in genere non goderono più come in passato, di lavori edilizi
mirati ad una crescente urbanizzazione. Si assiste in questo periodo, ad un
commercio differenziato, non basato più su prodotti edili per la costruzioni
di edifici, bensì su nuovi prodotti ceramici a seguito dell’incremento del
popolamento rurale nel territorio. Come abbiamo avuto modo di scrivere,
questo aspetto, potrebbe essere riferito non soltanto alle riforme dioclezianee
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bensì al trasferimento della capitale a Costantinopoli .
La datazione del materiale ceramico rinvenuto relativo all’ultima fase
di produzione è riferibile per confronto tipologico ad una produzione locale
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di ceramica tarda . Nell’ ambito della ceramica da cucina la forma più
rappresentativa è la casseruola di cui sono stati individuati quattro tipi
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databili al IV-V secolo d.C. . I primi due tipi si caratterizzano per
l’andamento delle pareti mentre il terzo ed il quarto reperto presentano una
341 Il canone e le correlate importazioni libere dell’Egitto ora dirette verso la nuova capitale,
Costantinopoli, dovettero creare uno squilibrio rispetto al passato del mercato romano, il quale venne
compensato dalla produzione frumentaria dell’Italia e delle isole. La creazione della nuova capitale
comportò quindi conseguenze economiche in Occidente deprimendo l’Africa e apportando stimoli alle
regioni frumentarie con essa concorrenti; vd., VERA 1997-98, pp. 33-73; CALIRI 2006, pp. 51-69.
342
I reperti rinvenuti provengono dall’unico contesto tardo indagato sul sito ovvero le UUSS 74 e
78 (riempimenti della fornace B una volta caduta in disuso); vd., DI MARTINO 2011, pp. 87-88.
343 GONZÁLEZ MURO 2011a, p. 55.
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