Page 105 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 105
produzione figulinaria che ci permettono di comprendere alcune dinamiche
produttive relative alle trasformazioni organiche dell’impianto legate ad un
riutilizzo dello spazio interno, con una diversa destinazione d’uso e di
conoscere i rapporti di interdipendenza funzionale dalle diverse aree e
ambienti vincolati al processo produttivo tramite le tipologie di materiale
prodotto secondo le esigenze di tipo commerciale che hanno interessato il
territorio (Fig. 53).
La prima età dell’impianto comprende un arco di tempo che va dal I
335
sec. a.C. fino al III secolo d.C. , mentre l’ultimo momento di produzione
dell’officina si colloca fra la metà del IV e la prima metà del V secolo d.C.,
336
ed evidenzia una riqualificazione dell’impianto . Nell’ultima fase di vita,
l’impianto abbandona la produzione di tipologie anforiche e dei materiali da
costruzione dei secoli precedenti e viene utilizzato per produzione di
ceramica comune da mensa e da cucina, con morfologie tipiche del periodo
che trovano confronti in molti contesti coevi della Sicilia. La riqualificazione
dell’impianto industriale a partire dall’età tardo antica, rivolta non più a
materiali ceramici per la costruzione di edifici e impianti edili come nel
periodo romano, sembrerebbe il riflesso di quei sistemi economico-politici
complessi che nel corso della tarda antichità cambiarono sia la produzione
camera di combustione a pianta circolare con corridoio centrale che supporta strutturalmente un pavimento
forato o griglia che divide i due livelli. Il volume superiore è formato da una camera di cottura, luogo dove
si disponevano in cataste o pile incolonnate il materiale ceramico per la cottura. Il praefurnium è il luogo
dove aveva inizio la combustione e da dove viene alimentato il forno durante il processo produttivo. Dal
praefurnium il calore ad altissima temperatura passa attraverso la camera di combustione e da qui viene
distribuito al livello superiore attraverso alcune canalizzazioni con tegole “spartifiamme” disposte sul piano
forato. Le camere di cottura presento una struttura circolare fatto che permette di considerare come
l’organizzazione interna dello spazio e le dimensioni della camera osservino una relazione strutturale diretta
con la forma e le dimensioni del condotto; vd., GIORGETTI et al. 2006, pp. 15-17; GONZÁLEZ MURO 2011a,
pp. 27-62.
335
GONZÁLEZ MURO 2011a, pp. 27-62.
336 Ibid.,
105