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produzione figulinaria che ci permettono di comprendere alcune dinamiche

                   produttive relative alle trasformazioni organiche dell’impianto legate ad un

                   riutilizzo  dello  spazio  interno,  con  una  diversa  destinazione  d’uso  e  di

                   conoscere  i  rapporti  di  interdipendenza  funzionale  dalle  diverse  aree  e

                   ambienti  vincolati  al  processo  produttivo  tramite  le  tipologie  di  materiale

                   prodotto secondo le esigenze di tipo commerciale che hanno interessato il

                   territorio (Fig. 53).

                          La prima età dell’impianto comprende un arco di tempo che va dal I

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                   sec. a.C. fino al III secolo d.C. , mentre l’ultimo momento di produzione
                   dell’officina si colloca fra la metà del IV e la prima metà del V secolo d.C.,

                                                                         336
                   ed evidenzia una riqualificazione dell’impianto . Nell’ultima fase di vita,
                   l’impianto abbandona la produzione di tipologie anforiche e dei materiali da

                   costruzione  dei  secoli  precedenti  e  viene  utilizzato  per  produzione  di

                   ceramica comune da mensa e da cucina, con morfologie tipiche del periodo

                   che trovano confronti in molti contesti coevi della Sicilia. La riqualificazione

                   dell’impianto  industriale  a  partire  dall’età  tardo  antica,  rivolta  non  più  a

                   materiali  ceramici  per  la  costruzione  di  edifici  e  impianti  edili  come  nel

                   periodo romano, sembrerebbe il riflesso di quei sistemi economico-politici

                   complessi che nel corso della tarda antichità cambiarono sia la produzione




                   camera di combustione a pianta circolare con corridoio centrale che supporta strutturalmente un pavimento
                   forato o griglia che divide i due livelli. Il volume superiore è formato da una camera di cottura, luogo dove
                   si disponevano in cataste o pile incolonnate il materiale ceramico per la cottura. Il praefurnium è il luogo
                   dove aveva inizio la combustione e da dove viene alimentato il forno durante il processo produttivo. Dal

                   praefurnium il calore ad altissima temperatura passa attraverso la camera di combustione e da qui viene
                   distribuito al livello superiore attraverso alcune canalizzazioni con tegole “spartifiamme” disposte sul piano
                   forato.  Le  camere  di  cottura  presento  una  struttura  circolare  fatto  che  permette  di  considerare  come
                   l’organizzazione interna dello spazio e le dimensioni della camera osservino una relazione strutturale diretta
                   con la forma e le dimensioni del condotto; vd., GIORGETTI et al. 2006, pp. 15-17; GONZÁLEZ MURO 2011a,
                   pp. 27-62.
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                             GONZÁLEZ MURO 2011a, pp. 27-62.
                          336  Ibid.,


                                                                                                       105
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