Page 100 - Abitati_città_fortificate_Sicilia_occidentale
P. 100

La  prima  menzione  risale  addirittura  a  Tolomeo     320 .  Risulta  evidente

               che lo stesso nome della località Chiteja, dal greco chitos, fu attribuito alla

               città per la prevalenza della pesca del tonno. Gli  abitanti della località sono

               inoltre  menzionati  come  Citarini  da  un  importante  passo  di  Plinio  in  cui

               enumera le città di condizione latina e quelle soggette al pagamento dello

                            321
               stipendium .
                      Dallo  studio  effettuato,  questa  città  ci  appare  sempre  nettamente

               distinta dall’Emporium Segestanorum, località quest’ultima, di cui parleremo

               a  breve,  riferibile  secondo  gli  storici  antichi  e  moderni  all’attuale

               Castellammare  del  Golfo  presso  la  foce  del  fiume  San  Bartolomeo  come

                                                                          322
               riferiscono alcune fonti antiche annotate dal Fazello .
                      Per  quando  concerne  l’antica  città  di  Cetaria,  alcune  ricognizioni

               effettuate in quel tratto di costa che dall’odierna Castellammare del Golfo

               giunge  fino  a  San  Vito  lo  Capo,    hanno  permesso,  a  nostro  parere,  di

               individuare una sola località in prossimità dell’attuale tonnara di Scopello  in

                                                                                                   323
               cui  si  trovano  resti  di  un  centro  abitato  antico  di  notevole  rilevanza
               (Fig.51).  Ad un attento esame, su un territorio pianeggiante a Sud-Est dello

               scoglio Fungia, si rinvengono infatti numerosissimi reperti a fior di terra, in




               Cluverio, perché quivi fino al giorno presente vi si pesca copia grande di tonni, e dà Romani solevano
               nominarli Cetaria…”.
                      320
                         TOLOMEO, Geogr., III, 4, 2.
                      321
                         PLINIO, Naturalis Historia, III, 91, 1 : “ intus autem Latinae condicionis Centuripini, Netini,
               Segestani,  stipendiarii  Assorini,  Aetnenses,  Agyrini,  Acestaei,  Acrenses,  Bidini,  Citarini,  Drepanitani,

               Ergetini,  Echetlienses,  Erycini,  Entellini,  Egguini,  Gelani,  Galacteni,  Halaesini,  Hennenses,  Hyblenses,
               Herbitenses,  Herbessenses,  Herbulenses,  Halicuenses,  Hadranitani,  Imacarenses,  Ichanenses,  Iaetenses,
               Mutustratini,  Magellini,  Murgentini,  Mutycenses,  Menaini,  Naxi,  Noini,  Petrini,  Paropini,  Phintienses,
               Semelitani, Scherini, Selinunti, Symaethii, Talarenses, Tissienses, Triocalini, Tyracinenses”.
                      322  FAZELLO 1830, II, I, p. 115: “ Segestano emporio secondo Polibio nel primo libro, oggi detto
               Castello a mare, caricatore del grano. La bocca del fiume Criniso, secondo Tucidide e Plutarco, oggi fiume
               di San Bartolomeo ”.
                      323  INTERNICOLA-CORSO 1993, pp. 161-187.


                                                                                                   100
   95   96   97   98   99   100   101   102   103   104   105