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lettere probabilmente greche, sull’altra faccia due cavalli che tiravano un
carro governato da un uomo e sotto una figura che sembrava una cane ” 300 .
I reperti descritti minuziosamente dai due studiosi, purtroppo non
sono arrivati fino ai nostri giorni e quindi possiamo soltanto prudentemente
fare alcune ipotesi.
È probabile, invece, che nel territorio di Calatafimi, si trovasse una
301
statio dell’Itinerarium Antonini menzionata con il termine di Longarico .
La statio occupava il percorso finale di un itinerario che partendo da
Agrigento si spingeva nell’entroterra fino ad arrivare a Panormo sulla costa
opposta, e da lì giungeva a Lilibeo transitando per le due stationes di
302
Longaricum e ad Olivam . I due insediamenti non sono di facile
identificazione e sono stati variamente ubicati dagli studiosi che si sono
occupati del problema.
Varie in questo caso risultano essere le ipotesi; secondo il
303
Cluverio , la statio potrebbe aver occupato l’area sommitale del monte
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Bonifato, mentre di diverso parere sembra essere Giustolisi . Già l’Holm,
pur rilevando la difficoltà di individuare l’esatto tracciato, propose un
percorso che collegava Panormo a Lilibeo attraverso le attuali Carini,
Montelepre, zona di monte Jato, Calatafimi, Vita, Salemi e quindi
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Marsala .
300 PELLEGRINO 1739, foglio nr. 151.
301 Itinerarium Antonini Augusti, 97, 4: Longarico.
302
Ibid., 97, 5: Ad Olivam.
303
CLUVERIO 1619, p. 382. Il Cluverio pensò di identificare la statio di Longarico presso il Monte
Bonifato, ritenendo che il toponimo derivi da longarius, “spilungone”, il che ben si adatterebbe alla
morfologia allungata del monte.
304
GIUSTOLISI 1985, p. 65. Lo studioso ritiene che il significato del toponimo si adatterebbe
meglio alla conformazione di Monte Pietroso, nei pressi di Camporeale.
305 HOLM 1896-1901, III, p. 487 nota 30.
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