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Miceli in cui i reperti più tardi della necropoli risalgono al VII secolo d.C.,
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potrebbe far pensare ad un incastellamento in età tematica nell’area dove
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sorge l’attuale città di Salemi , mentre alcuni castra di età arabo-normanna
presenti nel territorio, come quello di Mokarta e di Settesoldi, potrebbero
esser stati edificati su alture con un insediamento preesistente o a vecchie
torri a difesa del territorio circostante (Figg.57-59).
Lo storico Stefano Bizantino fornisce un’indicazione abbastanza
precisa dell’ubicazione del centro antico di Halyciae. Egli riprendendo una
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notizia di Teopompo, pone Halicyai tra Entella e Lilibeo . Sulla scorta di
questo passo, gli antichi eruditi, a partire dal Cluverio, hanno proposto quasi
concordemente di localizzare il sito di Halicyai presso l’odierna Salemi 354 . A
supporto di questa identificazione, veniva sottolineata dal Cluverio l’identità
di significato del toponimo antico « ‘Αλικύαι » e di quello moderno « Salemi
». Entrambi i termini, secondo lo storico, derivano rispettivamente dal
radicale greco άλς e dal radicale latino sal, che corrisponde per entrambi al
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vocabolo « sale » . ‘E interessante notare che « Salso », cioè salato, era
350 Da un rapido esame sembra che l’intero corredo funerario recuperato a S. Miceli sia
perfettamente inquadrabile in quel repertorio di oggetti presenti in molte altre località cimiteriali della
Sicilia e databili tra la fine del IV e il VI-VII secolo. A riguardo si veda BONACASA CARRA 1992, pp. 38-40
e figg. 12-15; FIORENTINI 2002, p. 227.
351 FASOLI 1959, pp. 379-395. La minaccia di una occupazione araba, il rinnovarsi delle scorrerie
che dovettero coinvolgere località aperte e prive di difesa dovettero causare ai bizantini la necessità di
apprestare luoghi di rifugio; Nel centro di Salemi è probabile l’ esistenza di una struttura fortificatoria di età
bizantina o quanto meno d'età islamica, verosimilmente ristrutturata in età normanna.
352 PACE 1916, col. 735.
353 STEFANO DI BISANZIO, s. v.: “ ‘Αλικύαι, πόλις Σικελίας . Θεόπομπος . μεταξὺ κειμένη
’Εντέλλης καὶ Λιλυβαίου”.
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Il Monte Rose che sovrasta il comune di Salemi e sul quale era opinabile vi fosse l’antico
abitato, o almeno una vedetta, non presenta resti archeologici di alcun tipo; la sola alternativa topografica
per un antico impianto resta quindi il colle in cui sorge l’attuale paese, dove sono stati effettivamente trovati
antichi resti.
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CLUVERIO 1619, p. 388. ‘E il caso di ricordare che lo studioso tedesco Philipp Cluver fu il
primo a portare a compimento studi scientificamente validi di geografia storica.
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