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abitate od in quelle vicine alla costa e facilmente raggiungibili (ETCHÉCOPAR e HuE 1955;
 VAUGHAN 1980). E' da considerare che la Berta maggiore possiede, oltre che una taglia
 robusta, un forte becco uncinato ed affilato che si dimostra utilissimo nella difesa dai
 predatori, compreso l'uomo (FERNANDEZ 1979; BmcHETTI ined.).

       La presenza del Gabbiano reale (Larus argentatus), ovunque in progressivo aumen-
 to, ostacola in alcune situazioni l'occupazione dei siti di nidificazione, in particolare alla
 più piccola e debole Berta minore (Puffinus puffinus). Nelle isole Salvage (Portogallo)
 il danno provocato dal Gabbiano reale risulta abbastanza considerevole (ZINO 1971).

       L'apparente pacifica coabitazione con il Gabbiano corso ( Larus audouinii) è stata
 recentemente verificata in un'isoletta dell'Arcipelago Toscano (BRICHETTI e CAMBI 1979).

        Inoltre individui di Berta sono preda di rapaci e più verosimilmente del Falco pelle-
grino (Falco peregrinus), come recentemente riscontrato anche nelle vicine isole Marsi-
 gliesi (FERNANDEZ 1979). Nelle isolette della Sardegna (gruppo di Tavolara) i numerosi
 resti di cadaveri divorati da rapaci o Corvi imperiali (Corvus corax) appartenevano tutti
alla Berta minore (Puffinus puffinus) (MoLTONI 1971).

        Certamente da parecchio tempo il sempre crescente disturbo provocato dall'uomo
non permette più la nidificazione all'aperto, sulla nuda roccia, come riscontrato in
 epoca storica per le Isole Pelagie (Lampione), ove la specie formava colonie miste con
il Falco della regina (Falco eleonorae) (GIGLIOLI 1907).

        Nelle Isole Maltesi (Filfla) il bombardamento militare, fino a qualche anno fa, pro-
 duceva seri danni ai luoghi di riproduzione e provocava la morte diretta degli stessi
individui (SULTANA e GAUCI 1970).

        Com'è noto questa specie segue normalmente le navi ed i pescherecci, in compagnia
del Gabbiano reale ed a volte della Berta minore e si accoda volentieri a gruppi di
Delfini ( Delphinus delphis).

       Resti sub-fossili vennero ripetutamente trovati (già in tempi storici) nell'Isola di
Tavolara (Grotta dei Fiori d'Arancio o G. Tamponi) ed anche più genericamente nel-
l'Isola P'almaria (Grotta dei Colombi, Liguria) (REGALIA 1907; MAYAUD e ScHAUB 1950;
MoLTONI 1971).

       Caratteristici durante il periodo riproduttivo sono i consistenti raggruppamenti cre-
puscolari nei pressi dei luoghi di nidificazione ; al di fuori di questo periodo si notano

assembramenti, a volte numerosissimi, in mare aperto.

       La biologia riproduttiva di questa specie è poco nota per il nostro paese e di conse-
guenza ogni notizia in merito è di grande interesse, soprattutto se comparata con
quanto risulta per alcune altre isole mediterranee.

       Per le Isole Pelagie (Lampione) si ricorda che un l O agosto vennero trovate solo-
uova ed un 19 agosto dei pullus (GIGLIOLI 1907) ; più recentemente nella prima
metà del mese di agosto è stata documentata la presenza di pullus, in diversi stadi di
sviluppo, in una consistente colonia di Linosa (VAUGHAN 1979, 1980) e un 30 maggio-
furono censiti 19 nidi occupati con uova appena deposte (MoLTONI 1970).

       Per un'isoletta dell'Arcipelago Toscano un nido conteneva un uovo prossimo alla
schiusa un 1° luglio (BRICHETTI e CAMBI 1979).

       Per la Corsica un tempo furono riscontrate uova un 2 giugno ed un pullus nei
primi giorni dell'agosto (WITHEHEAD 1885; LANZA 1971). Recenti ricerche indicano dal
26 al 29 maggio il periodo di maggior intensità di deposizione (con anticipi fin dal 23)
(THIBAULT 1980).

       Un 28 maggio un uovo appena deposto nelle isole Cerbicales (BRICHETTI ined.).

       Per le Isole Maltesi numerosi reperti indicano nella metà di maggio la data di ini-
zio delle prime deposizioni, che si protraggono fino agli inizi di giugno ed anche verso
la metà del mese stesso (SULTANA e GAUCI 1970; BANNERMAN e VELLA-GAFFIERO 1976).

       Per le vicine coste nord-Africane (Tunisia) nell'isola di Zembra si ricorda che un
27-28 maggio vennero trovate uova fresche appena deposte ed un certo numero di nidi
ancora vuoti (JARRY 1969); altri AA. indicano che l'incubazione si protrae fino al 15
od al 20 di luglio e che l'involo dei giovani avviene poco dopo la metà di ottobre
(DELEUIL 1958).

      Nelle l. Chaffarinas (Marocco sett.) è stato trovato un pullus nato da qualche

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