Page 41 - Brighetti1979
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Questa ssp. è stata segnalata come occasionale anche in Inghilterra, Germania, Sviz.
zera, Cecoslovacchia e perfino negli Stati Uniti orientali.

       Nell'alto Tirreno e nel Mar Ligure la specie si nota regolarmente in primavera ed
in estate e non è da escludersi che parte degli individui sia di provenienza francese
(Isole Marsigliesi), ove nei pressi della costiera sono stati osservati recentemente movi·
menti in marzo verso ESE (ERARD 1962); in tali colonie sono state censite oltre un
centinaio di coppie e si è rilevato che la Berta maggiore è in aumento e che, successi-
vamente agli anni 50, si è andata sostituendo alla Berta minore (che ora è presente
con pochissime coppie) (FERNANDEZ 1979).

       Per il Golfo di Genova la specie già in tempi storici era data come regolare dalla
primavera a tutto il mese di agosto ed anche nel periodo invernale (DuRAZZO 1840; AA.
vari in GJGLIOLI 1890). Attualmente risulta diffusa e regolare (Liguria occidentale)
soprattutto nei mesi estivi e nelle giornate di burrasca con vento molto teso ( GORLIER
1975).

       Verosimilmente una parte di questi contingenti proviene dalle vicine colonie della
Corsica e delle isole dell'Arcipelago Toscano, in particolare durante le dispersioni post-
nuziali o negli erratismi autunno-invernali.

       Le stesse regolari presenze lungo le coste della Toscana, del Lazio e della Campania
indicano un origine locale tirrenica (Corsica, Arcipelago Toscano, Ponziane e forse
Sardegna).

       Nell'alto Adriatico scarse ma regolari segnalazioni si registrano per le costiere
Abruzzese, Marchigiana ed anche Emiliano-Romagnola, soprattutto nei mesi estivi da
maggio ad ottobre; nel Golfo di Venezia la specie compare saltuariamente in individui
isolati e nella tarda primavera. Ovviamente tali presenze sono da collegarsi alle vicine
colonie della Dalmazia (e forse del Quarnero) ed a quelle italiane delle Tremiti.

       Tutti questi movimenti generalizzati (estivi ed autunnali) sono da collegarsi a disper-
sioni post-nuziali e giovanili di individui che si spingono in ogni direzione (anche verso
nord), sfruttando le correnti marine superficiali e ricercando nuovi territori trofici
al seguito di grossi branchi di pesci in spostamento; lo stesso dicasi per gli erratismi
invernali, che paiono più marcati nell'alto Tirreno.

       La presenza della specie durante l'inverno (da novembre a febbraio) è nota seppur
in diversa misura, per varie isole minori (Ponziane, Pelagie, Tavolara, Pantelleria, Ca-
praia, etc.) (MoLTONI 1968 h, 1970, 1971 ,1973 a, 1975). Per molte altre essa è solo
presunta e ciò è da mettere in relazione all'estrema carenza di ricerche ornitologiche in
mare durante l'inverno. Per la Dalmazia viene indicata la sedentarietà degli individui,
che tutt'al più si disperdono nelle zone prossime alle colonie (MATVEJEV e VASIC 1973).

       In effetti grossi branchi di 200-400 individui si fanno notare al largo, durante l'esta-
te, nelle zone meridionali jugoslave (ad es. a 25-30 miglia a SW di Dubrovnic)
(TuTMAN com. pers. 1980).

       Per la Sardegna si ritiene che solo pochi soggetti svernino presso i luoghi di ripro-
duzione (ScHENK 1976). In ogni caso risulta alquanto arduo stabilire se gli individui
presenti in inverno in una determinata località siano quelli che vi hanno precedente-
mente nidificato o se, al contrario, non provengano da località vicine od addirittura da
altre zone dell'areale.

       Per le Isole Maltesi risulta più frequente da marzo ad ottobre (rioccupazione ed
abbandono delle colonie di nidificazione). L'importante campagna di inanellamento che
è in corso da vario tempo in queste isole ha fornito dati significativi ed interessanti.
Ben 640 individui sono stati inanellati dai ricercatori della The Ornithological Society
nel periodo 1965/1978 e 12 sono state le relative riprese, che hanno confermato il ritor-
no degli individui alle colonie od in zone molto vicine, anche dopo vari anni (SULTANA
e GAUCI 1973, 1974, 1977, 1979; SULTANA com. pers. 1980).

      E' da tenere presente che un soggetto inanellato in Tunisia (I. Zembra) nel giugno

1974, venne ripreso in Sicilia (Siracusa) nel settembre 1974 (MoLTONI 1976).
       La specie è nota come di comparsa accidentale in alcune zone interne del continente

(fiumi e laghi) (Piemonte, Toscana, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna) (ARRIGONI
1929; CAPILUPPI 1971 ; MoLTONI com. pers. 1979).

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