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incontrerebbe  il  gusto  degli  italiani  -  la  pesca  a  canna  sostenibile  è  quasi

                   totalmente rivolta allo Skipjack, che ha colore, consistenza e gusto differenti dallo
                   Yellowfin  a  cui  siamo  abituati  111 .  Si  tratta  comunque  di  un  percorso  appena

                   iniziato  e  molta  strada  dev’essere  ancora  fatta.  Sicuramente  un  elemento
                   importante per accelerare questo processo è il consumatore finale che, con le sue

                   scelte  davanti  allo  scaffale  del  supermercato,  può  orientare  i  mercati  nell’una  o
                   nell’altra direzione.



                   5.2 - Il destino del Bluefin


                          Il Bluefin è da sempre pescato nel Mediterraneo e in tutto il mondo ed è il

                   preferito nella gastronomia giapponese, ma negli ultimi quarant’anni nell’Oceano
                   Altlantico orientale gli stock sono crollati di quasi il 75% e più della metà di questa

                   perdita si è verificata tra il 1997 ed il 2007. Oggi i banchi sono molto più piccoli e
                   c’è un numero scarsissimo di giovani esemplari che limita considerevolmente le

                   eventuali azioni di recupero. I biologi avvertono che la posta in gioco non è solo la
                   perdita  della  fonte  preferita  per  il  sashimi;  visto  che  il  Thunnus  tynnus  è  un

                   predatore apicale, e quindi questa sua drastica riduzione, o  ancor peggio la sua

                   scomparsa,  potrebbero  portare  a  conseguenze  disastrose  per  l’ecosistema.  La
                   mancanza  di  questi  predatori  comprometterebbe  la  naturale  catena  alimentare

                   sbilanciando  l'attuale  equilibrio,  con  un  probabile  incremento  nel  numero  di
                   meduse e micro-organismi. Purtroppo anche la popolazione atlantico-americana,

                   in  questo  momento,  è  fortemente  compromessa  ed  il  disastro  ambientale  della
                   piattaforma  petrolifera  Deepwater  Horizon  nel  Golfo  del  Messico  del  2010,

                   proprio  nel  cuore  dell’area  riproduttiva  di  questo  tonno,  ha  peggiorato  una

                   situazione già drammatica.

                          Per  secoli,  anzi  per  millenni,  la  pesca  del  Bluefin  del  Mediterraneo  era

                   regionale e relativamente modesta. Fu a partire dagli anni ’80 che i Giapponesi
                   scoprirono  e  si  innamorarono  del  gusto  della  grassa  carne  del  tonno  rosso  del

                   Mediterraneo. A questo seguì uno sviluppo molto rapido delle flotte specializzate

                   con reti  a circuizione  sovvenzionate  dall’Unione Europea e nell’ultimo decennio



                   111 N. Ronchetti, «Eco-tonno al bando.» L'Espresso. 25 Giugno 2012.
                   http://espresso.repubblica.it/affari/2012/06/25/news/eco-tonno-al-bando-1.44413
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