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presa di coscienza da parte degli organi preposti, e rispetto ai tardivi tentativi dei

               governi  di  imporre  limiti  alla  pesca,  si  opposero  fortementele  comunità  di
               pescatori che traevano il loro sostentamento da quella pratica non sostenibile. Il

               risultato fu l’estinzione del merluzzo in quelle aree, che a dispetto della comune
               convinzione secondo cui il mare sia sempre in grado di rigenerarsi, non tornò mai

               più 106 . Nel caso dei tonni, si registra già un precedente simile: la sparizione del
               Bluefin  dal  Mar  Nero,  antico  luogo  di  riproduzione  di  questa  specie,  citato  in

               tempi  antichi  anche  da  Aristotele.  Qui,  per  mano  di  moderni  pescherecci  e

               dell’inquinamento, si è vista la fine di millenni di tradizione: dal 1985 infatti, non
               ci sono più tonni rossi in queste acque.


                      Tra il 1954 ed il 2006 le popolazioni di tonno sono diminuite in media del
               60%. La mortalità dovuta alla pesca è aumentata costantemente; ora ogni anno si

               cattura circa il 12,5% dei tonni presenti in tutti gli oceani. L’eccessiva capacità di

               pesca ne sta mettendo a repentaglio la sostenibilità a lungo termine.

                      In passato gli uomini hanno sempre sfruttato marginalmente gli ecosistemi

               pelagici, ma il progresso tecnologico degli ultimi cinquant’anni ha permesso alla
               pesca di espandersi anche in mare aperto, permettendo la caccia di popolazioni

               ittiche  che  fino  ad  allora  erano  rimaste  relativamente  intatte.  Questi  grandi

               predatori pelagici foraggiano e sostengono alcuni dei più grandi e preziosi mercati
               nel  mondo.  Inoltre,  sostengono  sia  l’industria  che  i  sistemi  artigianali,  che  in

               totale  coprono  circa  il  5%  del  pescato  mondiale.  Data  l’importanza  sociale,
               economica ed ecologica del tonno ci si potrebbe aspettare  che lo stato di salute

               degli stock sia ben monitorato e compreso, ma non è così. Infatti la produttività
               del tonno è in declino e nelle attuali stime le popolazioni sono inferiori rispetto al

               passato  a  causa,  in  parte,  della  grande  cattura  di  esemplari  non  maturi  e  della
               sempre maggiore  capacità  di pesca delle reti a circuizione  che hanno diminuito

               sempre  più  il  potenziale  di  rendimento  dell’attività.  Molti  di  questi  problemi  si
               potrebbero  alleviare  se  si  desse  più  ascolto  alle  organizzazioni  di  gestione  della

               pesca, piuttosto che affidarsi ad una normativa inefficace troppo assoggettata alle

               leggi del commercio che presuppongono il sovrasfruttamento dell'ecosistema.




               106  M. Affronte, «Un caso di overfishing passato alla storia: i merluzzi di Newfoundland.» Febbraio 2012.
               http://aspoitalia.blogspot.it/2012/02/un-caso-di-overfishing-passato-alla.html
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