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Descrizione dell’ambiente

Situato a largo della costa occidentale della Sicilia, a pochi chilometri di distanza
dalla costa trapanese, l’Arcipelago delle Isole Egadi rappresenta la propaggine più
occidentale affiorante della catena montuosa siciliana che, attraverso la
piattaforma siculo-tunisina, si connette con la catena maghrebina in Africa
settentrionale (GIUNTA e LIGUORI, 1972; ABATE et al., 1982; CATALANO et al.,
1993).
L’area della piattaforma su cui insiste l’Arcipelago è caratterizzata da forme erosive
e deposizionali, quali falesie sommerse, terrazzi d’abrasione, valli fluviali, paleo
spiagge e dune, che testimoniano le diverse fasi dell’ultimo ciclo di variazione
glacio-eustatica del livello marino (AGNESI et al., 1993; AGATE et al., 1996).
Nell’area inoltre è possibile, in base alla batimetria, distinguere due settori di
piattaforma: il primo comprende le isole di Favignana e Levanzo, congiunte alla
terraferma da una lieve depressione, mentre il secondo, l’isola di Marettimo.
I due settori sono separati da altrettante depressioni coalescenti allungate in
direzione NO-SE e N-S i cui bordi laterali sono in erosione ed interessati da
franamenti e scivolamenti gravitativi (AGATE et al., 1996).
I fondali antistanti la costa trapanese, soggetti a fenomeni d’erosione, presentano
una morfologia tormentata, tipica di ambienti battuti, ed un intenso ritmo di
sedimentazione.
La zonazione della vegetazione sommersa dell’Arcipelago è funzione quindi della
natura del substrato, dell’intenso idrodinamismo e della luce.
Generalmente il piano infralitorale superiore è caratterizzato da biocenosi fotofile a
Cystoseira spp a volte vicariata da alghe tipiche di ambienti ben illuminati quali
Padina pavonica e Acetabularia acetabulum (GIACCONE e SORTINO, 1974).
In ambienti meno illuminati, sin dai primi metri profondità, si rinvengono spugne
incrostanti quali Spirastrella e numerose colonie di Antozoi quali Astroydes
calycularis e Parazoanthus axinellae.
Lo scarso sviluppo in profondità dei fondali, abbondantemente costituiti da sabbie
medio-fini, determina condizioni ottimali per l’impianto e lo sviluppo di vaste
praterie di Posidonia oceanica che si estende da una profondità di 4\ 5 metri fino a

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