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parte dell'Ente Gestore di una AMP:
Il Pescaturismo, attività che fornisce ai turisti la possibilità di salire su barche da pesca,
permettendo loro di trascorrere una giornata diversa, a stretto contatto con il mare, assi-
stendo alle operazioni di pesca svolte dall'equipaggio. Questa recente attività turistica
consente ai visitatori di conoscere ed apprezzare i mestieri legati alla pesca tradizionale
ed alla cultura del niare (fornendo loro l'occasione di fluire di informazioni sulle specie,
sugli attrezzi di cattura, sulle tradizioni gastronomiche, ecc.) e, allo stesso tempo, può
costituire un'importante integrazione economica per i l reddito dei pescatori, soprattutto
nei mesi estivi, quando le catture possono divenire esigue.
Le attività subacauee. che sono tra le forme ricreative maggiormente diffuse nelle aree
marine protette e che possono attrarre notevoli flussi turistici. Inoltre, lo sviluppo corret-
to di questo tipo di attività turistica è molto importante, perché in grado di favorire il
raggiuqgimento di uno dei più importanti obiettivi di una AMP: la sensibilizzazione
dell'opinione pubblica sull'importanza della salvaguardia dell'ambiente. A questo pro-
posito vale la pena ricordare che le attività subacquee sono tra le poche che consentono
al visitatore di scendere sott'acqua per apprezzare direttamente, di persona, gli effetti
della protezione su flora e fauna marine.
Le attività diponistiche, che in generale sono particolarniente sviluppate proprio in cor-
.rispondenza delle AMP, perché polarizzate dal loro elevato valore paesaggistico Sino
ad oggi i l turismo nautico, in genere, è stato penalizzato dall'istituzione delle AMP nel
nostro Paese, a causa di regolamentazioni di transiti e soste. In effetti questo tipo di
attività può anche avere delle componenti a forte impatto ambientale; è però necessario
che, in una logica di gestione attiva e di sensibilizzazione ambientale, si vadano ad iden-
tificare le diverse componenti che concorrono a costituire questa categoria, in modo da
prevedere dei regolamenti più coerenti con i l loro reale impatto, spingendosi inoltre a
fornire indicazioni che possano permettere l'accesso alle acque delle AMP ad imbarca-
zioni dotate di accorgimenti atti a ridurne l'impatto sull'ambiente marino..
L'Ente Gestore deve regolamentare in modo opportuno, le modalità di esercizio di
queste attività, prendendo in considerazione nel modo più adatto le relazioni conflittuali e
quelle sinergiche che possono instaurarsi tra i diversi settoi-i.
Nello schema presentato in figura I sono evidenziati alcuni collegamenti che possono
instaurarsi tra le attività turistiche svolte in una AMP; per ragioni di sintesi, con la definizio-
ne "altre attività" si è iiiteso raggruppare tutte le diverse fornie di offerte turistiche che
possono essere svolte in una AMP (ad esempio: visite guidale con imbarcazioni a foiido
trasparente, whale-watching, ecc.).
Ogni attività ha punti di contatto con le altre; questi sono rappresentati priiicipalmente
dalla condivisione degli spazi utilizzati e, in alcuni casi possono essere negativi. Il diporto,
ad esempio, può essere lifiiitato nella frequentazione di alcune aree a causa dell'interesse
che queste rivestono per le attività subacquee che, a loro volta, se condotte in modo non
corretto, possono avere un tale impatto sull'ambiente da influire negativamente su altre
attività. Analogamente, l'utilizzo di attrezzi da pesca selettivi, consentito nelle zone B e C
delle aree marine protette italiane e importante per una corretta gestione degli stock ittici,
determina però inevitabilmente un'alterazione nella struttura del popolamento ittico costie-