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GIUSEPPE COGNETTI
      Dove si coprono delle aree di non so quanti kmq quando iin Parco marino del Mediter-

raneo è sui 3-4 kmq. Noi avevamo fatto un Parco marino nell' Arcipelago della Maddalena
non so quanti sono 150-200 kniq dove non parliamo di pesca turistica, ci fanno la pesca a
strascico solamente a chi interessa. Poi non parliamo per carità di sciupare l'ambiente mari-
no perché quello che sta succedendo nell'Arcipelago Toscano dove stanno scaricando i
fanghi del Proto di Livorno e di Piombino nell'area di protezione dei cetacei, non si può poi
dire ci sono le barchette dei turisti che sciupano le Posidonie e quindi bisogna fare dei
corridoi. Quando si parla per esempio della protezione dei Parchi non ci si rende conto che
chiudendo delle determinate aree si causa iin abbassamento della biodiversità anche se nes-
siino c'entra dentro perché aumenta tutta una grande massa di grossi predatori i quali occu-
pano tutto e non hanno piìi nessun controllo e quindi distruggono quella che è l'area che
deve essere protetta. Quindi l'ambiente marino è particolare e anche quando si parla di
ricerche io direi che siano fatte da persone che abbiano un minimo di competenza perché se
ci si basa sulle ricerche che sono state fatte non dico da chi ma certamente da persoile di alto
ingegno perchè d'alto lignaggio io posso dire hanno creato delle situazioni incredibili. Me
ne sono occupato fin dai tempi dei tempi di Parchi marini quindi non parlo contro, stiidio
per il Consiglio d'Europa ed assicuro che in Italia i Parchi marini così come sono stati fatti
non esistono in Europa, cioè non seguono le leggi delle Riserve Biogenetiche del Consiglio
d'Europa, questo l'ho fatto presente più volte. lo apprezzo moltissimo da iin punto di vista
teorico però vogliodire quella che è la realtà che abbiamo e che tutti ne devono prendere
conoscere perché la pesca ttirismo la fanno dappertutto non c'è bisogno di andare nei Parchi
marini. Scusate questa introduzione però con questo non voglio dire il lavoro della dottores-
sa è impostato teoricamente, sarebbe iina buona traccia ma se fosse seguita, naturalmente ci
sono delle cose anche lì che bisognerebbe vedere però possiamo anche prenderla in consi-
derazione ma tenendo presente quella che è 1a.realtà oggettiva.

TAIRA DI NORA
       Sono pienamente d'accordo sul fatto che in Italia i Parchi marini attualmente esistono

solo sulla carta. Io sono pienamente consapevole del fatto che esistono dei grossi problemi
per quanto riguarda i Parchi marini e gli aspetti gestionali, che esiste un gap temporale dal
 momento in cui si sono istitutiti al momento in cui si è passati ad una situazione di gestione.
 C'è anche da dire una cosa che negli ultimi due anni il Ministero probabilmente sta facendo
 un grosso lavoro per recuperare questo gap temporale per cui tutte quelle aree marine istitutite
 di fatto e che quindi avevavano automaticamente con i l decreto generato misura di
 regolamentazione, salvaguardia e limiti di accesso, mentre non era stata applicata ne4ssuna
 attività di gestione in quanto la gestione era stata demandata alle capitanerie di porto che
 ovviamente per competenza non evevano esperienze know-how per procedere d'attività
 gestionale negli ultimi due anni questo si sta recuperando. Il fatto che esistano delle negatività
 non significa che noi non ne abbiamo coscienza e non significa che le negativith devono
 scoraggiare azioni di tipo propositivo.

 SILVANA VALLERGA
 CNR ORISTANO

        Non è che no esistano dei modelli comportamentali per chi fa turismo subacque. Io
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