Page 55 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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              tura, 1 cui  capolavori sono conservati nel Museo  di Trapani, presso  col-
              lezionisti  privati e  nei maggiori  Musei  del mondo.
                  I  pescatori  trapanesi pescavano n  corallo  nel  mare  di  Trapani,  nel
              mari  di  Sardegna  e  di  Corsica,  nel  Mar  d'Africa  (Tabarca);  ed  in  lo-
              calità vicinissime  alla  città,  come  il mare  di  Tramontana  e  Capo  San
              Vito.  Verso  il 1418  venne  casualmente  scoperta  una  località,  che  oggi
              non  saprei  identificare,  così  ricca  che  venne  chiamata  «la  mina  di  li
              curallb  (miniera di coralli) e  che, per la sua ricchezza,  provocò  un nuo-
              vo  amusso  di pescatori fino  dalla Guascogna.
                  Tale  quale  abbiamo  cercato  di disegnarla  si  mantenne  l'attività dei
              pescatori trapanesi fino a tutto il XIX secolo. Intervennero solo pochi fat-
              ti nuovi,  ma di grande importanza.
                  Filippo  IV  re  di  Spagna,  avendo  bisogno  di  danaro,  prese  in  pre-
              stito  da  Giovanni  Andrea  Pallavicino  di  Genova  la somma  di  1.283.000
              scudi,  a  più riprese;  nel  1638  le  Isole  Egadi  e  la  tonnara  di  Favignana
              passarono  cosi  in  proprietà  della  famiglia  Pallavicino,  che  ne  era  an-
              cora proprietaria durante il XIX  secolo.
                  Il  secondo  fatto  di  notevole  importanza  fu  l'acquisto  delle  Isole  e
              della tonnara  ad  opera  della  famiglia  Florio  che,  a  differenza  dai  Pal-
              lavicino,  beneficò  l'Isola  e  specialmente  Favignana,  (l'abitato  di  Favi-
              gnana,  così  moderno  e  arioso  è  opera  dei  Florio)  vi  creò  uno  dei  mag-
              giori stabilimenti conservieri  esistenti  ancor  oggi,  ed  introdusse  la  con-
              servazione del tonno sott'olio  invece che sotto sale.
                  Il terzo  fatto  è  la scomparsa  della  lavorazione  e  quindi  della  pesca
              del corallo.
                  Il  quarto  fatto  è  la  adozione,  relativamente  recente,  di  nuovi  at-
               trezzi di  pesca  (ciancioli  e  fonti luminose)  e  di imbarcazioni motorizza-
               te,  con  lo  sviluppo  della  pesca  e  conservazione  degli  sgombri.

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                  Questa  è,  in breve,  la storia  della  pesca  nella  provincia  di  Trapani
               dalla remota preistoria, nella  quale  ne abbiamo ricercato  faticosamente
               le origini,  ai  giorni nostri.  E'  un po' la  storia  della  Sicilia.
                  Con  l'avvento  della  casa  Florio  la pesca  trapanese  entra  nella  fa-
               se moderna:  la lavorazione del tonno e delle sarde sott'olio porta in que-
               sta  attività  un  rinnovamento  industriai~ e,  dal  XX  secolo  in  poi,  oc-
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