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steppico, generalmente attribuita alla fase epiglaciale successiva al massimo della
regressione post-tirreniana (Wurm II ~ 37.000-35.000 anni BP).
Le forme del paesaggio osservabili nel territorio delle Egadi, sono ovviamente
connesse alle caratteristiche litotecniche ed all’evoluzione tettonica delle diverse
formazioni geologiche che ne costituiscono l’ossatura rocciosa. In particolare, l’area di
Favignana presenta due porzioni subpianeggianti, in corrispondenza delle coperture
sabbioso-arenacee, che fiancheggiano una dorsale carbonatica a morfologia più o
meno aspra, con pendenze dei versanti fino al 40% e fenomeni di crollo. Le altre isole,
caratterizzate da affioramenti di natura prevalentemente carbonatica, presentano
morfologie anche più acclivi e fenomeni gravitativi di una certa rilevanza. Fenomeni di
instabilità interessano anche le falesie costiere. La seguente tabella, estratta dal Piano
Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) relativo alle Isole Egadi (Regione Siciliana,
2006), riferisce circa lo stato attuale dei dissesti osservati e registrati nelle isole
dell’arcipelago:
Come si può evincere dalla tabella, l’isola di Marettimo è quella più interessata da
fenomeni franosi, presentando, inoltre, la più estesa superficie esposta a pericolosità
da frana da elevata a molto elevata. Le classi di rischio prevalenti, in tutto il territorio,
sono quelle da elevato a molto elevato:
Analisi Ambientale del Distretto turistico delle Isole Egadi