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Nell’Isola di Marettimo sono presenti colonie di uccelli marini di particolare rilevanza a
livello europeo, ospitando una delle più grosse popolazioni di uccello delle tempeste
presenti nel Mediterraneo ed è stata rilevata la notevole importanza dell’area per
quando riguarda la migrazione di uccelli minacciati (rapaci e cicogne).
Infine, la presenza di innumerevoli grotte sommerse e semisommerse al di sotto di
aspre falesie a strapiombo, costituisce l’l’habitat ideale per la Foca Monaca (Monachus
monachus) che è stata avvistata anche nel 2013.
2.1.4 L’ambiente marino e l’Area Marina Protetta
L’Arcipelago delle Isole Egadi include un’area di notevole interesse naturalistico-
ambientale, ed in particolare l’ambiente sommerso, grazie alla posizione geografica e
alle peculiari condizioni idrologiche, presenta una elevata biodiversità.
Infatti l’arcipelago si colloca in una delle aree in cui complessi processi oceanografici
influiscono sulla produttività delle sue acque. Questa zona costituisce un’area di
transizione che connette il bacino occidentale del Mediterraneo con quello orientale e
dove si incontrano la corrente atlantica più superficiale e quella più profonda
proveniente dal levante, portando un carico biologico e modificando, poco a poco, la
propria struttura termoalina, di salinità, plancton e ittiofauna. L’intensa circolazione
insieme alla complessa topografia del fondale genera dei vortici che mantengono
elevati i livelli di produttività e contribuiscono a creare hotspot unici di biodiversità.
I fondali presentano una morfologia molto articolata per la presenza di falesie, banchi
rocciosi e valli sottomarine. Tali lineamenti geomorfologici derivano dall’azione di
diversi fattori, quali la tettonica, le variazioni del livello del mare ed i processi erosivi
dovuti all’idrodinamismo. Quest’ultimo in particolare è un processo molto attivo e
peculiare delle Isole Egadi ove le correnti marine accelerano raggiungendo velocità
anche molto elevate, soprattutto all’interno delle valli sottomarine.
Le grotte sommerse e le morfologie derivate dai forti fenomeni erosivi dovuti
all’azione di frequenti mareggiate e di intense correnti di fondo rappresentano uno
degli aspetti paesaggistici più espressivi che caratterizzano l’area costiera ed i fondali.
Intorno alle isole Egadi sono inoltre presenti diversi affioramenti rocciosi sommersi
(quali ‘I Pali’ e la ‘Secca del Toro’ di Favignana): si tratta in genere di rilievi limitati da
faglie le cui pareti sono state più o meno intensamente modificate dall’azione del
mare. La morfologia di tali rilievi è riconoscibile tra 19 e 50 m di profondità: sono
rilievi che presentano una sommità piatta, terrazzata, di piccola estensione e pendii
molto ripidi, pressoché verticali. Tali peculiarità morfologiche presentano aspetti
spettacolari ed interessanti sia da un punto di vista geologico e paesaggistico, sia
biologico ed ecologico per la strutturazione dei popolamenti animali.
Tra Levanzo e Favignana, inoltre, si estendono zone a sabbie grossolane e ghiaie fini e
su questo fondale, dalle caratteristiche bionomiche tipiche del piano infralitorale, è
presente una prateria di Cymodocea nodosa e Caulerpa prolifera.
Tra le emergenze naturalistiche che caratterizzano i fondali, le praterie di Posidonia
oceanica, habitat prioritario (Direttiva Habitat 43/92/CEE), rappresentano la biocenosi
più importante in quanto sono particolarmente abbondanti e distribuite in maniera
piuttosto continua attorno all’isola. La presenza di fiori, frutti e semi consente di
distinguere la pianta P. oceanica dalle alghe, che formano popolamenti estesi in gran
parte dei fondali accessibili al subacqueo. Il posidonieto è uno degli ecosistemi più
Analisi Ambientale del Distretto turistico delle Isole Egadi