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INTRODUZIONE
Tu sei nato per fare il pescatore
e il pesce è nato per fare il pesce
(E. Hemingway, Il vecchio e il mare)
Questo libro riassume in una visione sinottica le principali conoscenze sulla pesca e
il consumo nell’antichità del tonno e dei pesci affini. La pesca del tonno in sé non è solo
un argomento alieutico, un mero fatto tecnico; essa è invece un non secondario tema di
storia materiale ed economica. Non si può infatti ignorare che essa sia stata e ancora sia,
in modo diffuso e pressoché ininterrotto dall’antichità fino ad oggi, un elemento costante
nella storia dell’alimentazione ed anche dell’economia nel Mediterraneo: il consumo di
tonno mantiene in effetti un’evidente rilevanza, per quanto attiene allo sfruttamento del-
la risorsa ed al recupero sempre più ‘filologico’ di antiche preparazioni conserviere. Ne è
indizio la recente determinazione da parte dell’Unione Europea di aumentare le quote di
pesca del tonno rosso mediterraneo. In Italia sono attive alcune tonnare sarde intorno a
Carloforte; si sta anche pensando di riaprire la tonnara ex Florio di Favignana. Attualità
a parte, la pesca ai tonnidi è una pratica antica che richiede dunque una visione d’insieme
specificamente dedicata; operazione che si tenta per la prima volta, almeno nella forma
in cui è proposta in questo libro. Numerosi scritti negli ultimi due secoli hanno scanda-
gliato le fonti letterarie ed archeologiche per i vari aspetti della pesca, generando un pa-
trimonio di ricerche complesso e stratificato: in cui tuttavia proprio sulla pesca del tonno
permangono certe incomprensioni delle fonti, che hanno consentito il radicamento di
equivoci sull’origine della tonnara mediterranea. L’unico modo per dissipare almeno in
parte i dubbi, si ritiene, è di tentare (non senza alcune difficoltà) di enucleare la pesca del
tonno dal ben più ampio paniere delle attività alieutiche, per esaminarla come argomento
a se stante, nelle sue peculiarità. Questa azione richiede innanzitutto la definizione delle
specie ittiche coinvolte, con l’individuazione delle fonti letterarie e archeologiche speci-
ficamente riferibili, in modo da attenersi poi ad esse per i vari aspetti: i sistemi di cattura;
le modalità di conservazione del pescato e i relativi prodotti; gli impianti in cui – con la
sicurezza che un dato archeologico può dare – erano gestiti questi processi; i contenitori
da trasporto sui quali fosse apposta una specifica ‘etichetta’ ovvero contenessero ricono-
scibili resti osteologici, ecc.