Page 21 - ValutazioneRiservaIsoleEgadiVASTA-EGADI
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dai valori di TSM è relativa all’intero comparto del particellato, sia di
dimensioni inferiori che superiori ai 200 m, sia di natura vegetale (frammenti
di alghe e piante) che di natura animale (dal microplancton sino alle forme di
dimensioni superiori).

   I valori del rapporto ISM/OSM (6,63 ± 1,15) evidenziano, nel comparto
della materia in sospensione, la preponderanza della componente inorganica
su quella organica. L’elevato contenuto di ISM in quest’area (~ 86 % della
concentrazione di TSM) e la grande diluizione della frazione biopolimerica
del materiale organico particellato (in termini di POM/TSM %  0,71)
potrebbe essere un segnale indiretto di risospensione e di trasporto laterale
(lateral-drifting) dovuto ad effetti idrodinamici (i. e. correnti). Il rapporto
POM/TSM %, usato come indice alimentare, è abbastanza basso (5,44 ±
1,80) se comparato con i valori trovati in lagune costiere mediterranee di
bassofondo (media 50%; range 30-100%, Pusceddu et al., 1996) e con
quelle di alcune zone estuariali (63-100 %, Navarro et al., 1993). Una
condizione analoga è stata riportata in un’area di mare aperto (Sarà et al.,
1998), caratterizzato da input terrigeni e di risospensione, in cui i valori di
composizione della materia organica particellata erano limitati da un effetto di
diluizione inorganica che rende la materia organica disponibile con difficoltà
per i filtratori sospensivori.

   È stato dimostrato, però, che le praterie di fanerogame agiscono come
barriere meccaniche al lateral-drifting, incidendo fortemente sulla velocità di
riciclo del particellato (Pirc e Wollemweber, 1988) e causandone
sedimentazione. Le concentrazioni di materiale particellato sospeso
decrementano gradualmente a causa della presenza del reef di Posidonia
oceanica. Si potrebbe quindi ipotizzare che l’effetto della risospensione sulla
quantità di materia organica in sospensione possa essere contrastato
dall’effetto di sedimentazione dovuto all’effetto barriera delle praterie
(Mazzola e Sarà, 1995; Mazzola et al., 1999; Sarà et al., 1999).

   La materia organica particellata (POM), somma di glucidi, protidi e lipidi
assume un ruolo importante nello studio delle catene trofiche degli
ecosistemi marini (Albertelli et al., 1998; Danovaro et al., 1998). Essa

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