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tratu. Da questa posizione si può meglio osservare la presenza dei
tonni nella camera della morte poichè il fondo del coppu, stante la
sua particolare conformazione, risale verso la superficie. Altre barche
sono sulla bbastardeddra.
I pescatori osservano quanto avviene all’interno delle varie came-
re attraverso una specchio posto sul fondo delle imbarcazioni, di cui
sono fornite le muciari, le varchi a gguadari e la vinturera.
Il rraisi con una muciara i suari e una varca a gguadari, controllata la
presenza dei tonni nella cammara, ordina di aprire la bbastardeddra
mettendo in comunicazione la cammara con il bbastardeddru: “Siti
pronti? un creddu ô Signuri, moddra!” Quindi si dirige all’interno del
bbastardeddru e rivolgendosi alle due barche che hanno già calato la
porta chiede: “S’arrisittau a porta?”. Avuta risposta affermativa, ordina
ai pescatori della vinturera e della muciaraisuariche stanno sulla porta
i cannamu:“A nnomi ri dDiu moddra!”. Se alcuni tonni sono ancora nella
cammara e non passano nelle successive, entra in funzione la varca
ncerra. E’ la stessa muciara i suari che aveva calato la bbastardeddra e
che adesso viene indicata come varca ncerra per la specifica funzione
che assolve. La ncerra è una rete volante calata dentro la cammara.
Viene manovrata oltre che dalla muciara, da una varca a gguadari e da
una varcaiguardiae serve per costringere i tonni ad entrare nel coppu.
Quando la varcaiguardia,che sta accampana,si è assicurata dell’in-
gresso del branco dei tonni dentro il coppu il capobarca grida: “leva!”
(riferendosi alla porta i cannamu). Entra, quindi, il fasceddru i livanti a
chiudere il quatratu, già realizzato per tre lati da altre imbarcazioni (ph.
19, 20). I pescatori della vinturera e della muciara i suari, continuando a
tenere i cavi che assicurano la chiusura della porta, salgono a prua e a
poppa del fasceddru i livanti. Man mano che sono stati assolti i compi-
ti che precedono la mmattanza, tutte le imbarcazioni si dispongono
lungo le linee del quatratu e la maggior parte dei pescatori si trasferi-
sce sul fasceddruilivanti. Alcuni restano sulle imbarcazioni p’assummari
e assuccari u stagghiu, cioè per portare in superficie e tendere la parte
superiore dei tai, reti laterali del coppu. Durante queste operazioni il
rraisi incita: “Aisa, aisa, ggiuvini bbellu aisa!”. Lo stesso ripetono l’uno
all’altro i tonnaroti. Il ritmo di lavoro è scandito dalla cialoma:
“(a solo) Aiamola aiamola
(tutti) aiamola aiamola
(a solo) aiamola aiamola
24 elsa guggino - gaetano pagano