Page 14 - tesi monica
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RussoMo2nM0ioc0na4icRaussocompito di una AMP è stato ribadito anche dalla Convenzione di Barcellona
(1976) secondo la quale scopo istitutivo è quello di “conservare attivamente
la biodiversità marina a tutti i livelli di organizzazione della materia vivente
(dal corredo genetico agli ecosistemi)”.
Le AMP assolvono quindi un ruolo fondamentale nell’ambito della gestione
della fascia costiera e sono riconosciute come strumenti ideali per rispondere
alle necessità per uno sviluppo sostenibile delle aree costiere e marine
(NORSE, 1993).
Secondo BADALAMENTI et al., (2000) è evidente negli ultimi anni un
incremento sia delle attività turistiche sia del numero di AMP istituite in
Mediterraneo. Attività che hanno, però, comportato impatti sulle comunità
naturali bentoniche.
Il turismo (AGARDY 1993; DAVIS & HARRIOT 1996; DAVIS & TISDELL
1995), la ricostituzione degli stock ittici e la protezione degli ambienti di
deposizione (HARMELIN et al. 1995), di nursery e di reclutamento per questi
stock (AGARDY 1994; ALCALA & RUSS 1990; BENNETT & ATTWOOD
1991; BOHNSACK 1990; CLARK 1996; FAIRWEATHER 1991; JONES et al.
1992; McCLANAHAN & KAUNDA-ARARA 1996; RUSS & ALCALA, 1996),
certamente sono solo alcuni dei ritorni economici di una AMP.
Purtroppo il turismo può essere estremamente negativo per un’AMP se la
capacità portante del sistema sia a livello biologico che sociale viene superata
(DIXON et al. 1993). Alcuni studi recenti hanno evidenziato che l’uso
‘ricreativo’ dell’ambiente da parte dell’uomo se intensivo e non
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