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zioni capaci di raggiungere quantità di 1/1,2 litri a mungitura (mattina e
sera).
Nei primi mesi di vita gli animali hanno bisogno di una quantità di latte
pari a poco più di mezzo litro; di conseguenza parte del latte prodotto è
destinato a uso animale.
Svezzamento
Lo svezzamento è la fase di passaggio dall’alimentazione a base di latte a
quella a cibo solido.
Con la pratica dello svezzamento si inserisce l’acqua nella dieta dell’ani-
male.
Allevamento
Gli ovini si nutrono principalmente della vegetazione locale attraverso la
pratica di pascolo e i caprini si cibano attraverso arbusti e vegetazione del
territorio circostante. Con la crescita dell’animale aumentano anche le
sue esigenze alimentari e idriche. Per riuscire a soddisfare il fabbisogno
animale viene integrata nella dieta l’uso di scarti della produzione cerea-
licola, principalmente paglia.
Fecondazione
La fecondazione avviene in maniera naturalmente attraverso l’animale
maschio.
Mungitura
Il periodo di lattazione è di circa 170 giorni e la resa produttiva a capo è
di 120.000 litri, escluso il latte destinato all’allattamento. Su un totale di
800 capi di bestiame la resa produttiva annua è di 96.000.000 litri annui.
Macellazione
Gli animali sono trasferiti e lavorati nella terraferma.
La resa di tali animali è di circa il 70%.
12.1.2 Caseificio
Nell’isola di Favignana esiste una precaria attività casearia, che negli anni
è stata sempre più soppiantata dalla principale fonte di reddito: il turi-
smo.
La produzione del formaggio insulare richiede lo sfruttamento di risorse
locali e l’approvvigionamento di materie prime (fermenti, caglio e sale).
Tale attività presenta poche problematiche. Il principale scarto di produ-
zione è il siero. Esso è un prodotto dall’alto valore nutritivo e per questo
una sua parte viene somministrata ai vitelli in fase di lattazione come
integratore alimentare; la restante viene smaltita nel terreno. Di seguito
sono elencate le fasi di lavorazione .
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