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294                               Parte seconda. Uomini e imprese

            l’IRI potrà disporne a suo piacimento quando – secondo le
            superiori direttive che si attendono – potrà essere corrispo-
            sto alle Signore Florio uno speciale compenso a titolo di au-
            silio finanziario in vista della precaria situazione economica
            di una di esse [Giulia]» 158 . Non sono riuscito ad accertare
            quale compenso – «secondo le direttive superiori» – fosse
            stato pagato alle sorelle Florio per la cessione definitiva del-
            le loro 4.000 azioni, che come si è visto valevano molto po-
            co sul mercato. Quale che fosse, l’IRI diventava così final-
            mente proprietaria dell’intera Finanziaria Florio in liquida-
            zione e dell’83,5% del pacchetto azionario della Tirrenia,
            anch’essa ormai da quattro mesi in liquidazione.
               È giusto ribadire, a conclusione, che il dissesto dei Flo-
            rio non fu affatto determinato dalle vicende delle loro so-
            cietà di navigazione (NGI, Florio, Tirrenia), che – diversa-
            mente da altre compagnie – ebbero sempre dal governo tut-
            ti i possibili aiuti. Come già la Florio, anche la Tirrenia, nel
            breve arco della sua attività, conclusasi nel dicembre 1936,
            chiuse sempre in attivo e distribuì ai suoi azionisti dividen-
            di annuali del 6%, grazie anche ai proventi per i trasporti
            di materiale bellico in Africa Orientale ottenuti negli ultimi
            due anni. Poiché nel maggio 1936, il governo decise di da-
            re un nuovo ordinamento ai servizi marittimi, che prevede-
            va la divisione delle linee sulla base dei settori di traffico,
            con affidamento a società di nuova costituzione controllate
            dall’IRI, a fine dicembre il consiglio di amministrazione del-
            la Tirrenia fu costretto a cambiare la denominazione della
            Società, che da allora si chiamerà Sicula Napoletana di Na-
            vigazione (già Tirrenia Flotte Riunite Florio-Citra), e a por-
            la in liquidazione 159 . Il prezzo di vendita della flotta (42 na-
            vi) all’IRI o agli enti da esso designati era stato concordato
            in 287 milioni già nell’ottobre precedente tra i due ammi-
            nistratori delegati e lo stesso IRI 160 . La successiva vendita
            delle altre attività sociali consentì ai soci di recuperare in-
            teramente il capitale sociale, se nel febbraio 1937 si preve-
            deva di liquidare le azioni a circa il 130% del loro valore no-
            minale pari a 500 lire 161 .
               Poco prima che la Tirrenia fosse posta in liquidazione,
            l’IRI costituì la Finmare (Finanziaria marittima), con un ca-
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