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            te della Sofindit – di convertire parte del suo credito verso
            la società in capitale azionario sino a 299.880.000 lire, tro-
            vando d’accordo il consiglio di amministrazione dell’IRI 146 .
            Il passaggio della Sofindit all’IRI significava anche il trasfe-
            rimento a un’azienda pubblica del controllo – se non an-
            cora della piena proprietà – di 100.000 azioni della Tirrenia
            (le 49.760 di proprietà della Sofindit e le 50.200 di proprietà
            della Finanziaria Florio, già controllata dalla Comit e ora
            dalla Sofindit) sulle 130.000 che costituivano l’intero pac-
            chetto azionario.
               Ciò mise in forte agitazione gli amministratori delegati
            della Compagnia, Linch e Ciano, i quali pochi mesi dopo,
            assieme al presidente della Finanziaria Florio dr. Bruno Dol-
            cetta, si posero alla testa di un Sindacato di controllo azio-
            ni Tirrenia, che entro il dicembre 1933 avrebbe dovuto ac-
            quistare le 100.000 azioni Tirrenia in mano alla Sofindit, al-
            lo scopo «di concorrere alla ricostruzione economica na-
            zionale col restituire alla “Tirrenia”, mediante il rilievo dal-
            la “Sofindit” del pacco di maggioranza delle azioni “Tirre-
            nia”, ed il parziale, tempestivo e stabile collocamento delle
            medesime nel pubblico risparmiatore, il suo carattere di
            unità economica privata, assicurandone nel contempo l’am-
            ministrazione ed il funzionamento nell’ambito dell’econo-
            mia corporativa, disciplinata dal Governo Nazionale» 147 . Il
            riferimento alla volontà di restituire alla Compagnia «il suo
            carattere di unità economica privata», attraverso il «parzia-
            le, tempestivo e stabile collocamento delle medesime [azio-
            ni] nel pubblico risparmiatore», dimostra il chiaro proposi-
            to di sottrarsi al controllo dell’IRI. I promotori del Sinda-
            cato riuscirono a trovare ventisette sottoscrittori per i primi
            30 milioni (60.000 azioni) – tra i quali Giovanni Agnelli per
            5 milioni, Linch per 4, Rocco e Carlo Piaggio per 4, Agosti-
            no Notari per 3, Edoardo Agnelli per 2, Alessandro Ciano
            per 1,3, Giacomo Medici del Vascello per 1,2, le sorelle Co-
            stanza Igiea Florio in Salviati e Giulia Florio per 1 ognuna,
            Bruno Dolcetta per 1, Carlo Feltrinelli per 1, Giuseppe Mar-
            chesano per 0,5, ecc. – ma l’operazione non sembra sia più
            andata avanti 148 . In ogni caso, malgrado l’IRI finisse col con-
            trollare i tre quarti delle azioni Tirrenia, negli anni succes-
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