Page 46 - LA PERLA DELLE EGADI
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ospedale delle carceri, una piccola chiesa per i condannati, an-           far ri montare ai primi del 1400, subito dopo la elevazi one a ch iesa
cor'ogg i funzionante.                                                     della grotta del Crocefisso.

       La scoperta casuale, avvenuta nel 1399, dell'effige del Cristo            Fino all'anno 1709 la chiesa di S. Anna dipende dal governo
in una grotta a Cala S. Nicola da parte di un cavatore sordomuto           regio. Ultimo cappellano regio risulta don Giuseppe D'Angelo. Dopo
determina, tre anni dopo, l'elevazione dell'antro a chiesa del SS.         quest'anno è data in patronato agli Estrangeros-Tobia. nobile fam i-
Crocefisso. La tradizione vuole che questi alla vista dell'immagine        glia trapanese di origine spagnola. Il 30 novembre del 1746 gli
ritrovasse la parola. Altri affermano che non si trattava di cavatore,     Estrangersos-Tobia concedono, come risulta da rogito del notaro
ma di un cacciatore che alla ricerca della selvaggina sfuggitagli          Matteo Verdirami di Trapani. l'uso della chiesa alla Congregazione
entrasse nella grotta e vi scoprisse la sacra incisione. Quest'ultima      comunale della Carità del SS. Rosario. già dimorante presso la
tesi viene avallata dai Pallavicina che scoprono subito nel caccia-        chiesa di S. Giacomo.
tore un loro antenato.
                                                                                 Questo fatto muove gli appetiti dell'arciprete della Matrice
      Fino all'anno 1820 la chiesa non soffre di alcun mutamento           baronale. in appendice quelli dei suoi padroni Pallavicina che ot-
fondamentale nella sua struttura secolare e naturale. l primi danni        tengono. dal Ciantro di Trapani don Giovanni Amico, un documento
arrivano quando il facoltoso trapanese Coniglio, uomo d'affari,            falso, con il quale si afferma che tutte le chiese dell'isola dipendono
incarica a sue spese un certo Giacomo Torrente, meglio conosciuto          dalla baronale. In questo modo l'arcipretura baronale può control-
con l'appellativo di "Tiritella" (chiaccherone), affinchè erigesse         lare tutte le numerose entrate della Congrega e tutte le offerte fatte
una vera e propria costruzione attorno alla rara dimora del Cristo,        alle restanti chiese di Favignana. Ne sorge un'accanita disputa di
senza modificare, però, la situazione generale dell 'antro.                diritto canonico che verrà sedata solo nel 1794.

       Il Tiritella, invece, vi opera tali e tante variazioni al progetto        In verità, se si fossero eseguite da parte del potere ecclesia-
originale da rendere il luogo irriconoscibile. Il Conig lio non solo       stico periferico le volontà del Papa Benedetto XIV, trasmesse con
non salda il pagamento dell 'opera male eseguita, che è tale e             bolla apposita il 12 giugno del 1741. le controversie non sarebbero
quale appare adesso, ma fa un nuovo testamento dei suoi beni               sorte in quanto vi si sanciva la dipendenza di tutte le chiese
a favore del Crocefisso del Convento di S. Domenico in Trapani.            dell'isola dalla parrocchia di S. Giacomo.

      Nel 1831 il comune di Favignana stabilisce di costruire un                 Sedata questa lite, ne sorge un'altra tra le famiglie eterna-
nuovo cimitero attorno alla chiesa del SS. Crocefisso della Piana.         mente rivali dei Canino e dei Livolsi. Passata la chiesa di S. Anna
                                                                           sotto l'amministrazione di Bacicia Canino, questi provvede ad al-
       Nel 1837, a causa del perpetuarsi del colera viene portata          cune innovazioni e a restauri. non tenendo conto a bella posta dei
in processione la croce di legno del Cristo che in precedenza              diritti acquisiti dai Livolsi che a loro spese avevano in precedenza
l'orafo trapanese Marceca aveva intagliato e che era stata apposta         riattato la chiesa. La pretura darà ragione ad Andrea Livolsi.
sull'immag ine stilizzata di Gesù segnata sulla roccia. La proces-
sione che si tiene a settembre, da quell'anno in poi, diviene un                 Dopo i moti rivoluzionari del1820, il governo borbonico scioglie
atto doveroso verso il SS. Crocefisso, con la pausa dell'anno 1866,        la Congrega che sa di Carboneria, la quale quindi abbandona la
quando il cappellano don Matteo Gandolfo, rara figura di prete,            chiesa di S. Anna. Tale situazione si protrae fino all'anno 1871,
per evitarsi il fastidio del sacro corteo, fa sparrire la croce di legno   quando Martino Beltrano ripristina la Congrega che diviene subito
e stendere sull'immagine uno strato di cemento.                            attiva e funzionante. Passerà, alla morte del Beltrano, al notaro
                                                                           Canino. Ed infine, nel 1890. la chiesa di S. Anna e i suoi beni
       l Favignanesi non accettano il colpo di testa del curato, per       passano sotto l'amministrazione della Congrega comunale per
cui si rivolgono alla Curia di Trapani. che obbliga il sacerdote a         volontà governativa.
rimettere la croce al suo posto.
                                                                                 Dopo un lungo periodo di inutilizzo della chiesa per le sue
       Nel 1890 l'arciprete Giuseppe Di Vita incarica l'imbianchino        precarie condizioni di stabilità, è stata ulteriormente riattata e ria-
Chiofalo di ritoccare ancora una volta la sacra effige che viene ir-       perta al culto.
reparabilmente danneggiata fino a farla scomparire del tutto. Attual-
mente dell'antica immagine resta la croce di legno strutturata in                Poco c'è da dire sulla chiesa della Madonna della Piana.
identica forma di essa e racchiusa dentro una lastra di vetro.             Essa viene aperta al culto della Vergine 1'11 novembre 1620 dai
                                                                           militari dimoranti a Favignana, i quali l'ubicano fuori dal centro abitato
       Per completare l'opera iniziata dal Tiritella, il pittore isolano   per mostrarsi pellegrini come i Trapan esi con il Santuario della
Vincenzo Patti ha ri proposto la figura del Cristo in stile moderno e.     Madonna dell'Annunziata. disposto fuori dalle mura della città
perché i posteri ne avessero memoria, ha posto la propria firma            L'amministrazione della chiesa è tenuta dagli stessi mil itari per
e l'anno (1975) del dileggio. Altra chiesa è quella di S. Anna di cui      quasi due secoli. Verso il 1810 passa a due vecchie zitelle della
non si conosce con esattezza l'anno di edificazione che si può
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