Page 43 - LA PERLA DELLE EGADI
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tazioni in massa nelle vicine coste tunisine e algerine ed esservi            nefasto : il terremoto,che semina morte e distruzione in tutta l'isola.
vendute come schiave, continueranno a vivere nelle grotte meno                Lo stesso evento e con eguale intensità e potenza devastatrice si
appariscenti e meglio difendibili dagli attacchi pirateschi.                  ripete nel 1794. Questa volta, però, con l'abbattimento di quelle
                                                                              poche case che allora costituivano il centro.urbano.
       La maggior parte degli attacchi contro le Egadi e le città co-
stiere dell'Italia meridonale viene portata da Khair-ad-Din, detto il               Nel 183 1 si ha l'abbandono del vecchio cimitero e la co-
Barbarossa. Asceso al trono di Napoli Carlo V imperatore, quello              struzione del nuovo attorno ad una grotta, elevata poi a chiesa,
stesso che si vantava che nel suo impero non tramontava mai il                presso Cala S. NicolaP1
sole, questi organizza una spedizione contro l'emiro, raccog liendo
aiuti da parte di tutti gli stati europei. Venezia esclusa. Dopo aver         9) Dalla Pace di·Utrecht alla Il Guerra Mondiale.
conquistato Tunisi fa ritorno in Sicilia sbarcando a Marsala.
                                                                                     l primi nuclei abitati a Favignana si fanno risalire verso la fine
      Per cinque mesi le soldatesche imperiali scorazzano per terra           del sedicesimo secolo; ma solo nel 1640 si costituisce il centro
e per mare, sottoponendo tra le altre popolazioni, quelle di Favignana        urbano. Non si può ancora parlare di sistemazione urbanistica.
a soprusi, a saccheggi, a vessazioni e morte. Carlo V e suo figlio
Filippo Il (152 7-1598), per risarcire gli abitanti dei danni delle scor-           Nel 1712 calano in Sicilia anche i Savoia che grazie alla Pace
rerie dei loro armati, stabiliscono dìesentare le isole da balzelli. tributi  di Utrecht si assicurano l'isola di Trinacria con Vittorio Amedeo Il.
e da qualsiasi aggravio fiscale regio. Al danno delle incursioni bar-         La presenza savoiarda è soltanto momentanea, perchè nel 1720
baresche che non accennano a diminuire anche dopo vari interventi             i Piemontesi permutano questo possedimento con la Sardegna.
imperiali, si aggiunge la beffa delle truppe dì Carlo V, che gli aeg usei
avevano salutato all'arrivo come tru ppe liberatrici, ma che invece                 Dopo un'altrettanta breve comparizione austriaca durata 14
si dimostrano più dannose delle cavallette.                                   anni, la Sicilia passa definitivamente a Carlo VI di Borbone che
                                                                              sceglie come sede del suo regno: Napoli. Come durante la domi-
      Le continue scorrerie dei corsa ri saraceni rendono difficile lo        nazione spagnola così anche durante il regno borbonico di Carlo VI,
stesso vivere nell'isola. Parecch i abitanti presi dal panico abban-          la Sicilia viene affidata ad un vicerè, concedendole una certa
donano le Egadi per le più sicure.città vicine di Trapani, Marsala,           autonomia. Favignana continua, sotto qualsiasi re, ad essere meta
Mazara. Si ha notizia che la tracotanza turca perviene fin'anche ad           dei pirati turchi che deportano a Tunisi quanti fanno prigionieri che,
installare un suo quartiere a Cala Rossa in Favignana sotto il co-            a loro voltq, vengono liberati dietro interessamento reg io ma ri-
mando del pirata Dragut. Non solo i Turchi e le armate imperiali              scatto familiarem
vessano gli abitanti aeguseì in questo periodo, ma anche un'inva-
sione di cavallette, vero fl agello di Dio.                                          Il governo napoletano, sebbene sollecitato più volte a porre
                                                                              fi ne a queste scorrerie e catture di uomini inermi, non perviene
      Con l'installarsi dei vicerè di Spagna in Sicilia, cessa ogni           a nessuna soluzione. Con i Borboni Favignana diviene tristemente
potere del Parlamento reg ionale, cioè si ritorna idealmente di nuovo         famosa, perchè il Castello di S. Caterina "ospiterà " una moltitudine
al periodo dei "Vespri Siciliani", quando la Trinacria veniva scossa da       di patrioti liberali in quanto oppositori del conservatorismo regio.
insurrezioni popolari armate. Palermo, Messina e le principali città
della Sicilia sono in continuo fermento, appare all'orizzonte la fine                Tra i primi "bagnanti" politici deportativi, figurano i patrioti che
di questa ennesima dominazione. In tutti questi secoli la fonte prin -        nel 1820 si ribellano all'assolutismo dispotico di Ferdinando Il che
cipale di ricchezza per Favignana continua ad essere la tonnara
che nel 1637, per un prestito di guerra contratto da Filippo IV dei           Note :
Borboni di Spagna, viene ceduta assieme alle isole dell'arcipelago
e ai mari adiacenti al marchese genovese Pallavicino al prezzo                1) Si racconta che tra il 1399 e il 1402. scavando una nuova cava di tulo, un cavatore
di onze 62.000. Restano di proprietà di Filippo IV solo le torri. Si fa       sordo-muto avesse trovato, scolpita nella roccia. una croce con la figura stilizzata
obbligo nell'atto di vendita al nuovo proprietario dt non costruire           del Cristo e che alla vrsione di quella immagine avesse riacquistato la parola.
edifici di qualsiasi natura nei luogh i che togliessero la visibilità ai      Potenza della lede. griderebbe il Manzoni ! Il fatto ben presto si riempi di contenuti
difensori delle torri stesse. Infatti, l'attuale Chiesa Matrice, sorta at-    mistico-leggendari e la grotta. divenne luogo di pellegrinaggio e di culto. Nel 1402
torno al centro urbano, non potrà essere collocata se non sulla               la grotta venne elevata a chiesa. Nel 1831 sì ha l'abbandono del veccl1ìo cimitero
sin istra della omonima piazza, proprio per non int~al c ìare la vis ibilità  e la costruzione ottorno all'antica chiesa del SS. Crocefisso del nuovo cimitero.
della costa prospiciente il castello di S. Giacomo adibito attual-            "L'Ecclesia Chrìsti" divenne subito appannaggio dei nobili isolani cile vi trovarono
mente a bagno penale. Nel 1693, alle ruberie e ai soprusi dei                 eterna dimora. a diffemnza cleì volgari plebei che continuarono a cercare l'eterno
vicerè spagnoli, alle scorrerie saracene si assomma un altro evento           albergo nella fredda terra. Alcune lapidi ancor'oggi esistenti ricordano al visitatore
                                                                              quella discriminazione ultra-terrana. La scoperta dell'effige del Cristo fu effettiva-
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                                                                              2) Le cronache dell 'epoca raccontano che un certo Ernandes venne fatto prigioniero
                                                                              tre volte e che per altrettante volte fu riscattato dalla famiglia. Uomo e famiglia
                                                                              sfortunati! Si la menzione di altri prigionieri riscattati. quali Torrente. Serra. D'Asta,
                                                                              Civello. Le cronache raccontano anche che le eventuali ragazze rapite dai Turchi
                                                                              non venivano riscattate dalla farnrglia.
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