Page 39 - LA PERLA DELLE EGADI
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ed economica. Roma, con il suo fascino di città imperiale, in- Testimonianze di scrittori, avanzi d'antichità permettono di ri-
fluenza fortemente la cultura locale che a contatto con essa si percorrere la vita e lo sviluppo di questo lembo di terra cosmopolita,
rin nova e si trasforma. Il culto degli dei romani fa la sua apparizione, simile,per la sua composizione etnica varia alle città portuali d'Orien-
lasciando se§Jni tangibili ovunque. L'arte e la cultura romane ven- te. Sicani, Elleni, Fenici, Cartagi nesi, uomini di colore dovevano af-
gono assimilate dalle popolazioni local i lentamente, ma continua- folla re Lilibeo e Favig nana. Ricorda in proposito il massimo oratore
mente, come questa grande potenza coloniale era costume fare. romano M. Tullio Cicerone che la parlata qui assume i toni mol-
teplici del linguaggio di confine, dall'accento e dalle inflessioni cu-
Lilibeo assurge a nuova importanza, e nel 227 a.C. diviene riose che si concentrano fino a coniare quasi un nuovo modo
residenza, oltre che di un questore, di un pretore, detto in seguito d'esprimersi. Tutta questa miscellanea di civiltà si riscontra anche
pro-pretore, sotto il quale cade ogni autorità civile e militare. a Favignana e nelle vicine Levanzo e Marettimo, anche se con
minor intensità. In località "Calazza" nella parte di N.E. di Favignana
Vi eserciterà la pretura, per primo, Caio Raminio che lascerà sono affiorate dagli scavi due tombe d'età tardo-ellenistica, conte-
un buon ricordo di sè per l'ottima amministrazione. Ma lo stesso i nenti due scheletri e una lucerna d'argilla. Ed ancora un 'intera
Li libetani e gli Aegusei non potranno dire di molti altri pretori. tra
cui Verre che in tre anni (73-71 a.C.) opererà dei veri e propri sac- necropoli ellenist ica a loculi rettangolari è stata individuata presso
cheggi. Cicerone lo bollerà, però, in eterno d'infamia con le sue
"Verrine".· Uno dei tanti questori di Lilibeo sarà Cicerone nel 75 Cala S. Nicola, nella proprietà dei Patti-Venza. Presso le case
a.C. Egli chiamerà Lilibeo la "splendissima" per la sua fiorente Tortorici in contrada Bosco, nella parte occidentale dell'isola, sono
agricoltura e il progredito commercio, per il suo notevole sviluppo venuti alla luce ambienti punici ed ellenistici con pavimentazioni
culturale e monumentale. Si dice che egli, visitata Favignana, vi a tessitura marmorea ed intonaci ai muri, nonché una macina di
avesse comprato alcuni agri di terra coltivati a vigneto, ma non ror.cia vulcanica. Lo stesso tipo di pavimentazione si ritrova anche
esistono documenti storici in proposito. nelle abitazioni puniche del VI e Il sec. a.C. a Cagliari, ad Utica e a
Kerkuane. Dagli scavi archeologici aegusei si può avanzare una
Roma offre ai Siciliani un periodo di relativa pace, scossa dalla ipotesi nuova, non sconvolgente, ma molto significativa. Sembre-
rivolta di Atenione, schiavo silicio, durante le guerre servi li, ponendo rebbe, infatti, che gli Aegusei si assoggettassero a Roma, ma che
sotto inutile assedio Lilibeo; nella Guerra Civile tra Cesare e Pompeo, non. si dichiarassero disposti a modificare i tratti generali della loro
nel 47 a.C.,Li libeo si dichiarerà a favore di Cesare, per cui Curione civiltà che appare integra fino al periodo paleo-cristiano. Essi su-
per conto del tri umviro, prossimo dittatore, vi raduna le sue forze birono solo la dominazione militare e lo sfruttamento economico,
per muovere alla volta d'Africa contro Pompeo dal quale subisce come testimonia la scoperta di monete romane nel territorio delle
una cocente sconfitta. Egadi e soprattutto a Favignana, ma non ne accettarono la cultura.
Cesare, all 'annuncio della disfatta, a marce forzate attraverso Gli evoluti Romani abitu ati ai lussi, ai giochi circensi, ai bagordi
la strada romana Valeria-Pompeia con le sue legioni a lui fedeli, più sfrenati, cose che trovavano facil mente a Lilibeo, rifiutano ogni
si precipita a Lilibeo ove il 17 dicembre del 47 a.C. raduna le sue loro definitivo trasferimento sulle isole dell'arcipelago ove si dimora
truppe terrestri e marittime. Otto giorni dopo parte alla volta di ancora nelle grotte. La scarsissima quantità di vestigia romane ne
Adrumeto in Africa. Qui, in Egitto, piangerà la morte crudele del sarebbe una prova assieme all'altra di una forte presenza cristiana
nobile avversario, avvenuta per infame mano di Tolomeo re d'Egitto. fin dalle prime persecuzioni imperiali. Si tratta, di certo, di credenti
trasferitisi nell'isola per sfuggire agli editti dei vari imperatori contro
La Pace Romana di Sicilia subisce un altro contraccolpo la nuova rel igione. A quel tempo, a Lilibeo il Cristianesimo non
momentaneo con la Guerra dei Triumviri (38-36 a.C.). Nella sparti- viveva nemmeno nelle catacombe, mentre qui questo nuovo verbo
zione delle province romane, la Sicilia era toccata a Ottaviano che di fratellanza tra gli uomini diviene modo di vita comune.
non può prenderne possesso, perché nel frattempo Sesto Pompeo,
figlio di Pompeo Magno, vi si era insediato. Il Crist ianesi mo trova difficoltà a penetrare a Lilibeo perché
gli abitanti hanno una visione diversa di servire la divinità, ai limiti
A Lilibeo, quindi, viene raccolta una flotta di 70 navi da guerra di un paganesimo tribale pieno di deità variopinte, appartenenti
e mille da carico con dodic i legioni e 500 cavalieri numidi, coman- alcune a religioni barbare, altre ad una concezione mistico-
dati da Lepido, legato di Ottaviano, mentre Pompeo affida a Plinio materialistica del tipo adorazioni idolatriche e fenomenistiche.
il comando e la protezione della città, come ricorda un'epigrafe.
Sarà forse per questa inconcepibile concezione della religione
l due eserciti si scontrano, ma sarà con la battag lia di Naulo- che il neo-platonico Porfirio (11 1 sec. a.C.) si lamenta, nel propa-
chos che la Sicilia verrà sottomessa al potere centrale di Roma. gandare le sue idee a Lilibeo, patria della moglie Marcella, nel suo
Augusto la dichiarerà provincia senatoria, comandata da un pro- "Contro i Cristiani", che qui le popolazioni hanno un modo diverso
console dal quale dipenderanno due questori, ·uno dei quali risie-
derà a Lilibeo, municipio romano.
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