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CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000- GUIDA AL RILEVAMENTO 49

sarà opportuno integrare la copertura dell'area interessata con profili multicanale acquisiti ex-
novo.

         Un rilievo di sismica a riflessione con finalità di cartografia del sottofondo marino ha lo
scopo di ottenere un'adeguata copertura dell'area da investigare, con il minimo necessario di linee.
Tali linee vanno acquisite con le più avanzate metodologie tenendo presente che l'obiettivo è di
raggiungere una penetrazione anche di alcuni chilometri al di sotto del fondo marino. E' ovvio che
per questo scopo la prospezione da utilizzare è quella sismica a riflessione con un cavo
multicanale. Questo tipo di prospezione implica l'acquisizione digitale del dato sismico e rende
possibile l'incremento del rapporto segnale/rumore in fase di elaborazione.

         I dettagli tecnici ed operativi riguardanti le problematiche dell'acquisizione ed elaborazione
dei dati geofisici sono ampiamente trattati più avanti nella parte tecnica (vedi App. 6A). In
questa sede vengono discussi gli aspetti dell'acquisizione che influenzano più da vicino la
risoluzione spaziale dei dati e che quindi costituiscono il controllo fondamentale della potenzialità
della successiva ricostruzione cartografica effettuata tramite l'interpretazione dei dati. In seguito
verranno anche trattati i vari processi da attuare in fase di elaborazione dei dati, altro fattore di
grande importanza nel processo di utilizzo a scopo geologico dei dati sismici a riflessione.

A cquis iz ione
         A prescindere dalle successive fasi di elaborazione, le potenzialità del dato sismico sono

strettamente vincolate dai parametri di acquisizione. Le problematiche che riguardano
l'acquisizione, che maggiormente influenzano la qualità del dato sismico, e che quindi vanno presi
in considerazione nella programmazione di una campagna di sismica a riflessione sono:

1) Tipo di sorgente
2) Geometria di sparo nella sismica multicanale
3) Registrazione del dato sismico
4) Grigliato delle linee sismiche.

1) T i p o d i s o r g e n t e
         Il tipo di sorgente di energia sismica influenza sia la profondità di penetrazione del segnale

all'interno della successione sedimentaria sia il contenuto in frequenze dello stesso e di
conseguenza il suo potere risolutivo verticale e laterale. Per gli obiettivi della carta del sottofondo,
alla luce dell'esperienza maturata attraverso l'esame dei profili sismici acquisiti dall'Istituto di
Geologia M arina e quelli M inisteriali la sorgente più indicata risulta essere di tipo airgun. Questo
tipo di sorgente consiste in un cannone ad aria compressa che produce una bolla che si espande
nell'acqua liberando energia. L'energia liberata, e quindi la capacità di penetrazione nel sottofondo,
è funzione del volume del cannone e della pressione dell'aria compressa. Per ottenere una
penetrazione accettabile attraverso le sequenze clastiche neogeniche che si ritrovano nella quasi
totalità dei mari italiani è necessario un volume di almeno 2,5 litri con una pressione di 120-140
bar per ogni scoppio. Attualmente, fra le sorgenti airgun il modello G.I. Gun è quello più indicato
in quanto l'energia trasmessa presenta una forma d'onda
con un picco molto marcato che concentra l'energia (vedi App. 6A, fig.25), migliorando la
risoluzione verticale e rendendo più efficaci le successive operazioni di elaborazione del dato
acquisito. Alla prova dei fatti anche sorgenti sparker di grossa potenza (almeno 30 kJ) si sono
rivelate adeguate allo scopo. Il loro rendimento è comunque molto inferiore a quello degli
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