Page 55 - quad8
P. 55

SERVIZIO GEOLOGICO NAZIONALE - UFFICIO RILEVAMENTI E ANALISI DI LABORATORIO - SEZIONE DI GEOLOGIA MARINA  52

         Nella rappresentazione del profilo sismico finale la scala verticale sarà indicata in secondi
(tempi doppi) e in quella orizzontale saranno indicati i punti di scoppio ed i punti comuni di
riflessione (CDP). Indicativamente, le scale da utilizzarsi potrebbero essere le seguenti: 1 sec ogni
5 cm per la scala verticale e 250 m ogni cm per la scala orizzontale. La rappresentazione dei
singoli sismogrammi che compongono il profilo sarà effettuata con la modalità dell'area variabile e
della traccia continua (variable area and wiggle).

4.3.- INTERPRETAZIONE DEI DATI SISMICI

         Ogni singolo evento riflettivo di un profilo sismico rappresenta un contrasto di impedenza
acustica fra corpi rocciosi con caratteristiche diverse che compongono la successione geologica. I
profili sismici sono delle sezioni tempo nelle quali gli eventi sono rappresentati a profondità che
sono funzione della velocità di propagazione nel mezzo attraversato. Nonostante la scala verticale
sia in tempi, è possibile usare la geometria delle riflessioni per effettuare una interpretazione
geologica.

         L'interpretazione dei dati sismici, per gli scopi della cartografia del sottofondo marino, ha
come obbiettivo la suddivisione delle riflessioni in unità sismo-stratigrafiche, la definizione della
loro storia deposizionale e l'individuazione delle strutture deformative che le interessano. Questi
vari aspetti sono intimamente connessi e perciò, in sede operativa, devono essere affrontati
parallelamente. Per convenienza di esposizione essi saranno trattati separatamente nel
procedimento di interpretazione descritto qui di seguito.

4.3.1.- Interpretazione strutturale

         Le strutture plicative e le faglie, sia dirette che inverse, si individuano sui profili sismici
attraverso la geometria delle riflessioni, le terminazioni e le dislocazioni di riflettori di riferimento.
Non di rado alle superfici di faglia sono associate zone ad iperboli.

     Le principali strutture che vengono riconosciute sui profili sismici sono:
     a) faglie dirette ed inverse, generalmente ad alto angolo
     b) superfici di sovrascorrimento a basso angolo
     c) faglie a componente di movimento prevalentemente orizzontale; la loro corretta

          identificazione richiede un controllo della loro distribuzione spaziale
     d) assi di piega, sia sinclinali sia anticlinali
     e) strutture diapiriche
     f) intrusioni magmatiche e subvulcaniche
     g) faglie e strutture di inversione che mostrano una riattivazione di senso opposto a quello

          originario.
     I principali caratteri sismici delle strutture tettoniche sono i seguenti:

     F a g l i e - Alle faglie, che rappresentano discontinuità meccaniche che interessano i corpi
rocciosi, sono spesso associati disturbi del segnale sismico dovuti a effetti di diffrazione che
danno luogo ad iperboli. Per questo motivo non è sempre possibile determinare con precisione il
loro esatto posizionamento. Verranno indicate in carta le tracce delle faglie dirette, inverse e
trascorrenti; qualora esistano ambiguità riguardo alla natura della faglia questa può essere mappata
come faglia incerta.
   50   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60