Page 682 - D-Girolamo_Matranga
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466 PAR TE TER ZA.
pofto eglihaueua , & iſmorzato i fulmini;pertanto sù la
Deltra la danzatrice Vittoria ſcherzare ſi ſcorgea,.e nella
Manca , fu'l pregiato Scettro volare l'Aquila difarmata.
Corona capiti smpofitayad oleaginæfrondis Imaginem . Dexte
ra Victoriamylaua Sceptrurn tcnel;cui incumbit Aquila.Dim
mi,tipregho,non era egli in questa forma più maeſtoſo,
e più venerabile , che tonante ? Se le ritrouate del
Gentileſimo , adulterate da Menzogne,a gli occhi tuoi
grate non ſono , volgigli alla ſagra Scena, e mira l'Au
gutta Immenſa Grandezza del vero Dio,ful raggiato So•
lio fedente. Odidel Cielo fulminante, nell'aria fquarcia
ta, i romori. Ma non ti ſoruenga penfiere, che tremen
do fia quiui comparſo il Nume. Vedi, come l'ingandi.
Mira l'Arcobaleno tra le nabiz inira,come foſse di vetro,
tranquillo, & abbonacciato il Mare : odi, come al fuauc
mormorio dell'ondo , quei pofati, e canuti Cetarifti le
Lire accordino . A viſta di questo Diuino Spettacolo
impara , che al Monarcha , dee a cuore cfscre,più della
Guerra,la Pace : e ſe qualche fata forzato egli è a fulmi
nare , nel mezzo delle Armiſpieghipure deli»Iride il co
23139 ;2.
lorito Stennardo, el rimbombo dei tuoni aſsordi con
l'harmonia delle Cetere .
LI
In cotal formaimperò il Monarcha Filippo . Souente
egli, ſtuzzicato dalla Infedeltà,ò dall'Inuidia, fece i tam
buri toccarel, e dar fiato alle trombe . Ma, dimmi ache
11 gin. fine ? Se non che adare ſegno, e richiamar la Pace? Ma
neggiò fpefso ilferro, adomare lo Terre ſeluaggie: Pa
Hor. 1.1.Ep.2.
canturvomereSylue. Con l'acciaio tentò riportare i ſecoli
di oro,e le oftinate ſelci percoſse; a cauarne dalle durez
ze della Perſidia ſcintille piecoſe . Mira come egli final
mente giunto alleOccaſo :
Claud.de 4 Conf .
eiii PACEM PRO MVNERE DONAT . .
Hou.
L'Impreſa fùformata dallo Specchio piano, non rugoſo ,
ma puro,ſmacchiato, terſo, eguale, vniforme,rappreſen
tante la verità , è løvnità dell'oggetto : a cagione, chene
continouatirifleſſi delle formeviſibili , il raggio dell'In
cidenza l'Imagine ſenza (guaglio pareggia ·Pell'oppoſi
to.