Page 687 - D-Girolamo_Matranga
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PAR TE TIER ZA.i 471
Cupiditate, quiſque viuit, & adeò benigne habentur ibt acce- Philoft.inVin.
& in Protes ,
dentes,vt ne Cani quidem adlatrari eospermittant. Anfofo
Cuſtode de Vaſsallifù , e farà egli ſempre il Re Filippo,
più dell'ombra di Proteſilao ſollecita, e vegliante : del
10 quale ſoggiunfe l’Auttore degli Heroici Encomi : Prote
filaus Agre Cuſtos , neque vt Fera ingrediatur permittit , ne
que Serpens , neque Phalangium , nec Sycophanta. L'Epigra
fe era :
REGE. VIGILE QVIESCO.
E mpreſa fu figurata da grande vampa acceſa ſopra la
cimadi Olimpo,dall’empito deVenti, e dalle buraſche .br
imumune : col Motto di Claudiano :
SECVRA NIT ET.
,
S T A T O E
DELL'ORDINE SVPERIORE DEL
Mauſoleo .
Alle Gloric temporali mouiamoci hormai più in
D alto , a vagheggiar quelle dell'Animo', abbiglia
to dall'Eternità .Diftinfiio gli ordini, come diftintero
gli Egittiani Nefthi da Ilde . Quello cosi appellarono:
Quod effetlocusſubterraneus,er obfcurus i Ifis id quodſupe-"Plut.de Ifide &
rius eft clarum '.La Virtù ſolahebbe in date i pregidure. Our.
uoli , & immortali , e la felicità ſicura . Finhora la Pena
na hà ſerpeggiato tra lumi , & ombre; tempo ègia di vo
lare in alto alpoggio Spirituales oue incoſtante non è il
riſo , ne a vicendeuolezze di bruno foggiace il giorno.)
Somiglia al Liceo , ſagro ad Apolline ,tuttoſplendore,
oue chiunque entrò non mai fece onibras condotto den
tro yn immobile nicrigio.
Virtuspretiumfibi ,folaque tate,
Fortunæ fecura nitet,necfafcibus collis 3
Erigitur,plaufuuepetit clareſtere vulgi . Claud.de Mal.
. Conſ .
Diuitijs animoſa fuis,immotaquecunétis
Caſibus, exalta mortalia defpicit arce.
Dalle