Page 688 - D-Girolamo_Matranga
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472          PAR        TE       TER         Z A.
                                  Dalle mezzane .Virtù pian piano aſcenderemo alle ſu .
                                  perneze dalle glorie mondane alle Immortali .




                                           IL GENIO.



                                          ONè egli Virtù , ma rende di quella facile l'ac
                                    N       quiſto .Non hà merito in ſe ſteſso,germe eſsen

                                  au della Natura ; ma intrecciatoſi: con le ramoſe opere
                                  buone , parimente con quelle è falutato dall'Aure. Per

                                  Genio , non intendo io lo Spirito aſſiſtente, Demo
                Pind. Ode 13.Olym .
                                  nio appellato, revifaeos.Adipar: Damon Geneihlius, daglian
                                  tichi Filolufi, Intelligenza da Moderni Maghi , Cuſto.
                Paufan.in Boeot.
                Socrates .        de Angiolo da Catholici, e coetaneo , nella guardia, di
                Menander .
                                  chi che ſia che nafce : Simulcum Homine nafcitur, & occi
                Plato .
                                  dit , & quafiilli agnaſcitur. Ma l'Indole, la piegatura,l'in
                                  chino , ela diſpoſitione dell'hucmo al bene ,ò al male;
                                  negl'irraggioneuoli detto Inſtinto. Ogni corpo informa
                                  to all'operare s'indirizza. Lo ſtimolo,la pendenza,l'incli
                                  natione,a talmente operare,Genio,od Inſtinto ſi appella .
                                  Differentiaſi dal ſecondo il primo. Queſti è dalla Necef
                 Arift.1.3.Ethic.c.soſità sforzato , quegli è regolato dalla Libertà. Il definìlo
                 Bungus de     .
                                  Stagirita : Indoles est facultasà natura hominibus conceffa .

                                  Perciò gli Antichi nella Fronte , ſeggio della Ragione,
                                  l'alluogarono : ne fenza cauſa gli coronarono le chiome
                                  di fiori:

                 Prop.l.3. Eleg.9.
                                               ipſe fuos adfit Geniusvifuerzoshonores,
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                                              Cur decorentteneras floreaſeria comas.
                                  Concioſiache negli anni primi , e fioriti leggiadramente
                                  pompeggia.
                                      Egli foſpinto dalla Virtù , ò dal Vitio , a far bene, ò
                                  maleimpetuoſo precipita. Egli è come il Cielo,di sferica
                                  figura , al mouimento circolare di ſua natura pendente,
                                       moſso , e regolato dalla Mente.Motrice, rapido ſi
                                  volge . Non ſempre s'auuera, che immobile ſia la Natu
                 Juuen,Sary.3.
                                  ralezza : Nixa ,e mutari nefcia:

                                                Natwefequitur ſemina quiſque fue.
                                                                                          Egli
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