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aspetti “ombra” del territorio isolano in generale quali la transazione tra il

                   mondo  antico  romano,  bizantino  ed  infine  medievale.  Da  segnalare  le

                   pubblicazioni  che  riportano  una  registrazione  di  una  forte  presenza

                   dell’abitato sparso quali i casali in età normanna e la successiva scomparsa

                   di  questo  tipo  di  insediamento  tra  XIII  e  XIV  secolo  a  favore  della

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                   concentrazione degli abitanti in borghi fortificati .
                          Negli anni ottanta la ricerca di tipo scientifico-stratigrafico effettuata

                   in Sicilia occidentale presso il sito di Calathamet, ha contribuito a formare

                   una  nuova  generazione  di  studiosi.  Fuori  dalla  Sicilia  occidentale  bisogna

                   sottolineare l’importanza della Monreale survey, diretta da Jeremy Johns, in

                   quanto  ha introdotto, con un interesse specifico per il medioevo, il sistema

                   anglosassone  delle  ricognizioni  di  superficie,  abbinandole  ad  una  ricerca

                   sulle  fonti  scritte  medievali  ed  in  particolare  su  quelle  di  età  normanna

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                   dell’Abbazia di Monreale , questo tipo di ricerca sarà a partire degli anni
                   novanta applicata in alcune zone del trapanese, che in alcuni casi, rimangono

                   ancora poco esplorate.

                          Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta del secolo

                   scorso,  alcune  pubblicazioni  di  Ferdinando  Maurici  hanno  revisionato  il

                   fenomeno dell’incastellamento in Sicilia in generale. L’autore ha ipotizzato

                   un accentuarsi dei fenomeni di incastellamento a partire dall’VIII secolo ad

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                   opera  dello  stato  bizantino .  Quest’ultimo  argomento  è  per  la  Sicilia
                   occidentale di difficile interpretazione in quanto attualmente non si dispone


                   né  di  fonti  materiali  né  di  fonti  scritte  che  possano  chiarire  una
                   “spostamento” degli abitatori delle aree di fondo valle presso le colline. A


                   partire dal 1989 sono stati intrapresi gli scavi sistematici dell’area urbana di
                   Segesta  sotto  la  direzione  della  Soprintendenza  ai  Beni  Culturali  ed


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                            BRESC 1976, pp. 186-197; BRESC 1980, pp.375-381; BRESC 1986;  BRESC 1994, pp. 217-220.
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                            JOHNS 1985, pp. 215-223.
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