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               importante sito di età bizantina presso Salemi  e il tedesco Joseph Führer, il
               quale  affrontò  in  maniera  totale  e  sistematica  il  problema  sulle  origini

               cristiane di Lilibeo. A tal riguardo, non è superfluo ricordare come proprio in

               questa parte della Sicilia l’archeologo tedesco contrasse il male che lo portò

               prematuramente alla morte. Con sincera devozione nei riguardi del collega,

               tutto  il  materiale  da  lui  elaborato  nelle  sue  numerosissime  esperienze  in

               Sicilia, venne raccolto, completato e successivamente pubblicato da Victor

               Schultze  in  un’opera  di  fondamentale  importanza  intitolata    Die

                                                                                                45
               altchristlichen  Grabstätten  Siziliens  e  pubblicata  a  Berlino  nel  1907 .  In
               questo contesto e periodo storico, è opportuno rilevare l’attività svolta per

               l’età bizantina (attualmente valida) agli inizi del XX secolo dall’archeologo

               Biagio  Pace  (1889-1955)  che  inserì  negli  studi  della  Sicilia  antica,  l’età

               bizantina, durante la quale, secondo l’autore si sarebbe esaurita l’eredità del

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               mondo antico .
                      Il risveglio per la Sicilia occidentale medievale, ricomincerà soltanto a

               partire dagli anni settanta del XIX secolo, periodo in cui, le indagini storiche

               ed archeologiche svolte nel territorio dellle Sicilia occidentale forniranno i

               primi  dati  sulle  tipologie  insediative  dal  tardo  antico  alle  soglie  dell’età




                      44   SALINAS  1893,  p.  339;  delle  ricerche  condotte  dal  Salinas  si  conserva  il  giornale  di  scavo:
               Giornale  degli  scavi  che  si  eseguirono  in  Salemi,  nei  poderi  dei  Sig.ri  Spedale,  Mistretta  e  Chirco  in
               contrada  San  Michele,  prov.  Trapani.  Settembre-ottobre 1893;  il  giornale  è  stato  curato  dal  soprastante
               Edoardo Caruso e conservato allora nell’Archivio della Soprintendenza alle Antichità di Palermo. Fu anche
               eseguito il rilievo della contrada con i ruderi emersi nelle esplorazioni e della basilica con i suoi pavimenti.

               SALINAS 1893a, pp. 339-342, 391, 428; PACE 1916, coll. 697-736; NOVARA 1975, pp. 47-56;  BILLOTTA
               1977, pp. 29-64; brevi notizie della scoperta furono date in C. R. de l’Acad. des Insc., 22 dicembre 1893 e
               in La Coltura, gennaio 1894, pp. 17-18; ulteriori brevi citazioni si possono trovare in FÜHRER- SCHULTZE
               1907, p. 252; CECCHELLI 1948, II, p. 142; GARANA  1961, pp. 162 e passim, p. 175;  AGNELLO 1962, p. 107;
               DI STEFANO 1982-83, pp. 362-363.
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                         FÜHRER-SCHULTZE 1907.
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                          Sull’attività  del  Pace  vd.,  PACE  1910;  PACE  1916,  coll. 697-736; PACE  1917;  PACE  1936-49;
               PACE 1955.

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