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La costruzione lignea in cui c’era l’uomo di vedetta era chiaramente un
Thinnoskopeion struttura già citata in questa trattazione nel capitolo “I Fenici” e
che vede qui continuità d’utilizzo nel periodo greco.
Prosegue Mastromarco con qulla che è una descrizione della pesca vera e
propria:
«...i barconi si avanzavano verso il luogo indicato dalla vedetta e, quando
giungevano sul posto, i pescatori gettavano le reti in mare e operavano
immediatamente un'inversione di marcia, in seguito alla quale le reti si
distendevano, in virtù di un sistema di galleggianti, sulla superficie marina e i
tonni restavano intrappolati, incapaci di muoversi, preda dei pescatori. È
verosimile che, a questo punto, avesse luogo la mattanza, ma nè Eliano nè
Filostrato entrano nei dettagli di questo cruento, crudelissimo massacro. […] Le
testimonianze di Eliano e di Filostrato non consentono di dare una risposta certa
alla domanda se i Greci conoscessero la tonnara, che rappresenta il metodo
classico di cattura dei tonni, tuttora seguito in Sicilia e in Sardegna. Com'è noto la
tonnara consiste in un sistema di reti fisse, che formano un certo numero di
scompartimenti, le camere […]. Sembra che tale metodo fosse già noto ai Fenici,
ma che esso fosse adoperato dai Greci pare lecito dedurre, da un passo di Oppiano
di Anazarbo, un poeta del secondo secolo d.C. ...» .
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Come per le tecniche di pesca, anche quelle di conservazione non hanno
subito variazioni di grande rilievo dall'epoca fenicia all'epoca romana. Il tonno
veniva consumato fresco, venduto a tranci al mercato. Conserviamo, riguardo
questa pratica di consumi, una pregevole immagine nel cratere della necropoli di
Lipari (Fig. 2.6). In alternativa il tonno veniva conservato sotto sale o in salamoia.
Un'anfora punica rinvenuta a Corinto contenente pezzi di tonno e datata V
secolo a.C., in aggiunta ad alcune anfore recuperate in relitti di navi nel
Mediterraneo, confermano la diffusione della pratica di conservare il pesce in
salamoia.
38 G. Mastromarco «La pesca del tonno nella Grecia antica: dalla realtà quotidiana alla metafora poetica.»
In “In principio era il mare Economia, cultura, tradizioni” a cura di O. Longo e G.B. Lanfranchi Padova, 2003,
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