Page 41 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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e  cavi  che devono  riprodurre, In mare spesso  profondo  alcune decine di
              metri,  come  diceva Oppiano, le porte e  le  vie  di  una città.
                  Ciò  non si improvvisa:  nè basta l'esperienza  d'un  solo  uomo  ad  or-
              ganizzare e  dirigere tutto ciò, ove non sia sorretta da un'esperienza ata-
              vica  tramandata senza interruzione di  padre in figlio  e  divenuta per ciò
              stesso  una specie di istinto.
                  Se sotto n dominio  arabo l'esercizio  delle  tonnare avesse  subito  una
              interruzione,  i  Normanni  non  avrebbero  potuto  ricreare  all'improvviso
               una maestranza capace  di  calare  non  una  sola  ma  molte  tonnare;  chè
              il dominio arabo non  durò  in Slcllla  una sola generazione,  ma  sei,  tan-
               te,  cioè, quante  sarebbero  bastate  a  distruggere  una  tradizione  di  me-
               stiere.
                  Edrlsi, 11  geografo arabo, ci  attesta che nel XII secolo  erano in fun-
                zione  le  tonnare  di  Trabia,  Caronia,  Oliveri,  Milazzo,  Trapani,  Castel-
               lammare;  Guglielmo  il Buono nel  1176  donò  al Benedettini  di  Monrea-
               le quella di Isola delle Femmine:  sono dunque non meno di sette le ton-
               nare siciliane In  esercizio sotto l  Normanni.
                  Più  esatto forse è  il dire che  sotto  gli Arabi l'esercizio delle tonnare
               non venne  favorito  In  modo speciale, ma rimase  affidato  alla  sola  ini-
               ziativa del pescatori;  occorre, però,  ammettere che contemporaneamente
               la frequenza  di  rapporti fra la Sicllla  e  l'Africa  permise  fin  da  allora
               quell'unificazione  del  tipo  della  tonnara e  del  metodo  di  pesca  che  vige
               tutt'oggi.
                  Ad ogni modo è assodato che con l Normanni e gli Svevi la pesca del
               tonno fu  in onore e possiamo arguire anche che, sotto Federico II, pre-
               sero  nuovo  sviluppo le saline:  questo  monarca infatti lstitui il monopo-
               lio  sul sale.  Forse  l'impressione  che  siano  stati l  Normanni  e  gli  Svevi
               a  far rlfl.orire  la pesca  del  tonno, è  dovuta  al fatto  che  con  queste  due
               dinastie  le  tonnare  furono  sottoposte  ad  un regime  fiscale  prima  Igno-
               rato;  le  coste  ed  11  mare  vicino  alle  coste  furono  considerati  come
               pertinenze  del  demanio  regio;  il diritto  di  calare  tonnare  venne  consi-
               derato  dal fisco  come  uno  dei diritti  demaniali  che  11  sovrano  poteva
               vendere, affittare, concedere temporaneamente od in perpetuo, sotto for-
               ma feudale o  in qualsivoglia forma;  di qui  anche uno  speciale interesse
               fiscale  del governo a  concedere 11  diritto di tonnara:  risultato, l'aumento
               del numero  delle  tonnare:  sotto  gli  Angioini  ne conosciamo  altre  due,
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