Page 37 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
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ticolarmente squisite le murene:  all'infuori di ciò,  è  certo che nel pressi
               delle nostre coste venivano pescati  gli  stessi pesci che vi si  pescano og-
               gi; erano più abbondanti, come abbiamo visto, ma gli attrezzi erano me-
               no  perfetti:  è  certo  tuttavia  che in  epoca  classica  vennero  in  uso:  la
               pesca con amo metallico  (con canna o con lenza di fondo),  la pesca con
               fiocine,  la pesca con reti di varia  forma  e  tipo;  praticamente era in uso
               tutto  l'armamentario  che  è  in  uso  ancor  oggi  nella  piccola  pesca.  Un
               cenno speciale merita il tonno, la cui pesca per prima raggiunse una fa-
               se  industriale  e  diede  vita  ad  altra industria  connessa.
                   Gli  antichi  Greci  pescavano  il tonno  nei  luoghi  in  cui  i  branchi
               si  ammassavano  (stretti,  piccole  baie).  Uomini  in  vedetta  sugli  scogl1
               avvistavano  i  pesci,  che  venivano  circondati  da  barche  a  dodici  remi.
               Ad  un segnale  i  pescatori  calavano  certe reti verticali alte qualche me-
               tro e  ne catturavano un grande numero. Li pescavano anche con la len-
               za,  innescando  l'amo  mediante  un  pezzo  di  stoffa  ed  una  penna  d'uc-
               cello.  Il primo modo ci sembra oggi  inverosimile;  ma è  il metodo  stesso
               praticato ancor oggi in Calabria e  nello stretto di Messina per la pesca
                del pesce  spada,  che  procede  isolato  ed  a  grande  distanza  dalla  riva,
               mentre i tonni procedevano a  branchi e si avvicinavano alla costa:  l'uni-
               ca differenza è che, per i tonni, venivano  usate le reti di circuizione.
                   Ma Oppiano ci parla già di un altro sistema di pesca, di una vera e
               propria  tonnara:  «Si  calano  nelle  acque  certe  reti  la  cui disposizione
               rassomiglia  a  quella  di  una  città;  si  vedono  vestiboli  e  porte  e  strade.
               I  tonni  arrivano  in fila,  serrati come  le  falangi  di  un  popolo  che  emi-
               gra:  ve ne sono  giovani,  vecchi  e  adulti.  Essi  penetrano in numero  in-
               definito nell'interno delle reti e  il movimento cessa solo  quando si  vuole
               o quando non v'è più posto per nuovi arrivati:.. E' descritta inequivocabil-
               mente una tonnara, moderna e completa, in cui i tonni venivano storditi
               a  bastonate e poi arpionati.
                   Ma  quale  popolo  inventò  la  tonnara  e  quando?  Nulla  risulta  con
               certezza  ed  è  forse  inutile  perdersi in  ipotesi:  la tonnara  è  un sistema
               di reti di sbarramento ed è  probabile  che  derivi  da sistemi più semplici
               in  uso  lungo  tutte  le  coste  del  Mediterraneo.  I  perfezionamenti  creati
               in uno o in altro luogo dovevano diffondersi rapidamente per lo stesso av-
               vicendarsi  dei  marinai  e  dei  pescatori  da  un  luogo  all'altro,  e  perché
               forse  nulla,  come  l'attrezzatura  di  pesca  e  in  genere  l'attrezzo  marino,
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