Page 36 - LA PESCA NELLA PROVINCIA DI TRAPANI
P. 36

27



           la civlltà agricola, ammette addirittura un'industria casearia preistorica,
           ma non ricorda affatto la pesca come uno degli elementi costitutivi delle
           civiltà  neo  - ed  eneo-litica.  E  quindi  trascura  ogni  funzione  del  Medi-
           terraneo, n quale appare come una massa d'acqua inerte, frapposta qua-
           le schermo fra le  sue  coste.  E  quindi  non  apprezza  gli  apporti  originali
           delle popolazioni,  ad esempio,  delle isole:  per la Laviosa  anche  a  Pan-
           telleria  (tribù di Cala dell'Alca) si avrebbe un'interpretazione marginale,
           rozza e  incompleta dell'architettura megalitica faraonica.
              Ma,  valga  il vero,  nel Seso  maggiore  di  Pantelleria  uno  dei  fornici
           si apre  con  un  arco,  semidiruto ma  ancor  visibile,  arco  estraneo  all'ar-
           chitettura  faraonica.  I  miseri  ed  isolati,  e  quindi  attardati,  neolitici  di
           Pantelleria, hanno dunque  portato -  se  è  vero  che hanno imitato l'ar-
           chitettura  faraonica  -  una  innovazione  tale  da  escludere  che  la  loro
           sia  un'interpretazione  rozza  e  marginale.
              Tutto ciò  ho voluto far notare perché l'effigie  di due tonni in pitture
           preistoriche(  possono  risalire a  2000  anni a.  C.,  certo  non possono scen-
           dere  oltre  i  1000)  impone  di  rivedere  quanto  sappiamo  della  preistoria
           mediterranea anche sotto n profilo piscatorio e marinaro in genere, trop-
           po trascurato sin qui  almeno  nei  riguardi  della  Sicilia.
                                       •  •  •
                l
              In un campo meno seminato di ipotesi  entriamo con  il periodo sto-
           rico dell'umanità.  Non  possediamo,  per i  secoli  delle  civiltà fenicia,  gre-
           ca, romana documenti  che si  riferiscano  specificatamente  alla  provincia
           di  Trapani,  ma  possiamo  facilmente  estendere  ai  nostri  mari  quanto  è
           noto  per  tutto  il Mediterraneo,  dove  la  diffusione  della  navigazione  e
           del  commercio  rese  pressocchè  uniforme  la  vita  delle  popolazioni  ma-
           rittim~ e  quindi anche la pesca.
              Sulle  nostre  popolazioni  dovette  fare  molta  impressione  il polipo,
           che  divenne  persino  motivo  ornamentale  della  ceramica  ed  appartiene
           all'iconografia  tipica  di  certe  fabbriche;  pure  grande  impressione  fece
           n tonno,  rappresentato  su  un  vaso  del  IV  sec.  a.  C.:  col  polipo  e  col
           tonno  si inizia  una serie  di raffigurazioni  di  animali  marini  che diven-
           terà una tradizione fra  i vasai siciliani e  che si perpetuerà fino  alle ter-
           recotte di scuola trapanese piuttosto  recente.
              Tra i pesci più caratteristici della Sicilia, Marziale celebra come par-
   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41