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Rivista del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali ...18 - GIUGNO 1996 - La protezione dell'ambiente costiero Silvano Riggio *
                                                        La situazione in Italia
                                                        E' dogmatica l'incapacità del nostro Paese di istituire zone marine protette oltre alle
                                                        due uniche riserve già funzionanti dell'isola di Ustica e di Miramare. L'immobilismo nel
                                                        settore si è ulteriormente consolidato negli ultimi anni e minaccia la dispersione del
                                                        patrimonio di esperienze accumulato dalla Direzione per la difesa del mare. Le
                                                        iniziative protezionistiche hanno dovuto confrontarsi con l'ostilità costante di gruppi più
                                                        o meno organizzati di diportisti, speculatori, imprenditori turistici ed altro. In questo
                                                        vasto schieramenti di oppositori i pescatori sono stati i più morbidi diventando a volte
                                                        dei conservazionisti convinti. Quando è sembrata placarsi, l'opposizione ai parchi è
                                                        rinata sotto forma strisciante: il caso delle isole Egadi mostra che i provvedimenti di
                                                        tutela sono stati un "cavallo di Troia" per introdurre la maricoltura dentro le aree
                                                        protette. Eppure, per uno di quei paradossi così normali nel nostro Paese, la prima
                                                        concezione di un parco marino, laboratorio per la conoscenza del mare, sarebbe nata
                                                        già nella fervida mente di Leonardo da Vinci (Bellamy, 1985), mentre il primo gemme
                                                        dello studio del mare "in pieno campo" fu gettato a Napoli da Anton Dohm con la
                                                        fondazione della Stazione zoologica, che consacrò alcuni luoghi, come lo scoglio di
                                                        Vervecie, gli isolotti dei Galli e le secche della Gajola e di Benda Palummo, alle
                                                        scoperte più entusiasmanti della biologia marina'5. Un tentativo abbastanza serio di
                                                        creazione di un'area protetta fruibile da ricercatori e da semplici appassionati fu
                                                        portato avanti alla fine degli anni '60 da Guido Picchetti e Pietro Dohm a S. Maria di
                                                        Castellabate, nel Cilento; l'iniziativa però fallì, lasciando per ricordo soltanto una
                                                        voluminosa raccolta di atti e tanta amarezza nei suoi sostenitori. Il parco di
                                                        Castellabate è tuttora da istituire, se Dio vorrà!
                                                        Da una generazione ormai si parla in Italia dell'istituzione di parchi e riserve marine,
                                                        ma la loro prima comparsa ufficiale ha luogo con la legge 979/82. Nell'articolo 31 è
                                                        prevista l'istituzione delle seguenti aree protette: 1) Golfo di Portofino; 2) Cinque
                                                        Terre; 3) Secche della Meloria; 4) Arcipelago Toscano; 6) Isole Pontine; 7) Isola di
                                                        Ustica; 8) Isole Eolie; 9) Isole Egadi; 10) Isole dei Ciclopi; 11) Porto Cesareo; 12)
                                                        Torre Guaceto; 13) Isole Trèmiti; 14) Golfo di Trieste; 15) Isola di Tavolara e Punta di
                                                        Codacavallo;l6) Golfo di Orosèi e Capo Monte Santo; 17) Capo Caccia e Isola Piana;
                                                        18) Isole Pelàgie; 19) Punta Campanella; 20) Capo Rizzuto; 21) Penisola del Sinis; 22)
                                                        Isole del Mal di Ventre.
                                                        La Consulta del Mare insediata presso l'ex Ministero della marina mercantile impiega
                                                        all'incirca un quinquennio per arrivare alla costituzione della prima importante riserva
                                                        marina (l'isola di Ustica). Una riserva di minime dimensioni era già stata istituita anni
                                                        prima a Trieste, dal Wwf, in corrispondenza del Parco di Miramare. Le 17 aree
                                                        rimanenti dell'elenco primitivo sono ancora in lista di attesa; per alcune di esse (il
                                                        parco delle Egadi; l'isola Lachea, eccetera) l'iter amministrativo è giunto alla
                                                        conclusione, anche se molto resta ancora da fare per giungere al pieno funzionamento.
                                                        L'intervento della politica e le traversie del Ministero della marina mercantile,
                                                        fagocitato dal Ministero dell'ambiente, hanno inferto alla pianificazione della costa un
                                                        colpo che oggi sembra mortale.
                                                        Un elenco suppletivo di località viene aggiunto con la legge-quadro sui parchi naturali
                                                        n. 394 del 6 dicembre 1991*.
                                                        Isola di Gallinara; monti dell-Uccellina secche di Torpaterno; penisola della Campanella
                                                        - isola di Capri; costa degli Infreschi; costa di Maratea; penisola Salentina (grotte
                                                        Zinzulusa e Romanelli); costa del Monte Cònero; isola di Pantelleria; promontorio di
                                                        Monte Còfano - golfo di Custonaci; Acicastello - Le Grotte; Arcipelago della Maddalena
                                                        (isole ed isolotti compresi nel territorio del Comune della Maddalena); Capo
                                                        Spartivento - Capo Teulada; Capo Testa - punta Falcone; Santa Maria di Castellabate;
                                                        monte di Scàuri; monte di Capo Gallo - isola di Fuori o delle Femmine; parco manno
                                                        del Piceno; isole di Ischia, Vivara e Pròcida, area marina protetta integrata denominata
                                                        "regno di Nettuno"; isola di Bergeggi; Stagnone di Marsala; Capo Passero; pantani di
                                                        Vendìcari; isola di Sarl Pietro; isola dell'Asinara; Capo Carbonara. 25 in totale.
                                                        La Consulta per difesa del mare può, comunque, individuare, ai sensi dell'articolo 26
                                                        della legge 12 dicembre 1982, n. 979, altre aree marine di particolare interesse nelle
                                                        quali istituire parchi marini o riserve marine.
                                                        Come si vede, lo strumento legislativo non manca: solamente, non viene usato.

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