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Rizza: Rete.
Sarpari: Salpare. Portare a terra il complesso di cavi, reti e ancore che
costituiscono la tonnara. In contrapposizione a calari.
Sarpatu: Il complesso di cavi, reti ed ancore smontato e portato a terra.
Sbafari: Aprire. Termine registrato unicamente nell’espressione va
sbafa a tunnara; mai usato per dire“apri la porta”.
Scarmu, scammu: Scalmo. Cavo d’acciaio lungo circa 50 m. L’unione
di più scoli costituisce i cavi i summu della tonnara.
Spetta: Attrezzo di lavoro costituito da un bastone lungo circa un
metro e mezzo con un uncino ad una estremità. E’ adoperato nel
corso della mattanza dagli spitteri.
Spicu: Spigolo. Sta a indicare il punto d’intersecazione della cura con
l’isula. Per le immagini che vengono apposte alla cruciddra di legno
che lo segnala: spicu ô Signuri, san Petru
Spisseddri: Terzo tratto della rete che costituisce il fondo del coppu.
Spissu: Primo tratto della rete che costituisce il fondo del coppu.
Anche: morti.
Spitteri: Tonnaroto che nel corso della mattanza adopera la spetta.
All’interno del rremeggiu sta tra l’asteri e il mascaiolu.
Stagghiu: La parte superiore dei tai, portata in superficie nel corso
della mattanza. Sorta di corridoio che si trova sul fasceddru i livanti
all’interno del quale stanno i tonnaroti quando nel corso della mat-
tanza issano prima le reti e poi i tonni a bordo.
Summu: Superficie. Cavu i summu: cavo di superficie.
Suttana: Rete posta al di sotto della potta i cannavu e ad essa cucita.
Mediante la stessa cucitura è unita all’utimu.
Suttarraisi: Uno dei capivaddia designato alla successione del rais.
Tai: Reti che costituiscono le pareti laterali del coppu.
Tattabbesi: Attrezzo di lavoro costituito da una lunga asta fornita di
uncino ad una estremità.
Taverna: Sta a indicare un punto particolare dell’isula, lungo il
musazziu della potta bbastaddeddra, da cui è meglio osservabile il
movimento dei tonni (fig. 8).
Tenna: Tenda. Telone disteso sul fasceddru i livanti per proteggere dal
sole i tonni pescati.
Timuni: Timone.
Trasiri: Entrare. Nell’ordine dato dal rais ai tonnaroti: “Trasi!”o
“Trasiti!” assume in maniera più particolare il significato di: avvicina-
ti!, avvicinatevi!
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