Page 90 - tesi monica
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RussoMo2nM0ioc0na4icRaussoSulla base di questi risultati si potrebbe proporre l’adozione di misure di
protezione più restrittive nelle due grotte a maggior grado di vulnerabilità
(Sito 1, Sito 3); ad esempio vietando l’ingresso al loro interno dei natanti e
permettendovi solo quello dei bagnanti al seguito di una guida che spieghi
loro il prezioso patrimonio naturale ivi presente e che ne eviti dannosi
contatti con i popolamenti presenti sulle pareti.
Uno dei punti critici per gli indici di BORJA et al. (2000) e di EATON (2001)
risiede nell’attribuzione dei livelli di sensibilità ai fenomeni di disturbo da
parte dei diversi taxa. Questa attribuzione, infatti, non trova spesso
fondamenti in misure sperimentali ma solo in osservazioni sul campo
(PONTI et al., 2003). Entrambi sembrano risentire comunque dell’elevata
eterogeneità dell’ambiente (PONTI et al., 2003), nonché del basso numero di
taxa (BORJA et al., 2005) utilizzato nel presente studio. In particolare il
Coefficiente Biotico di BORJA et al. (2000) sembra che in presenza di
condizioni ambientali di qualità elevate o di popolamenti paucispecifici
mostri uno scarso potere discriminante.
Naturalmente, gli adattamenti introdotti nella loro applicazione in questo
studio suggeriscono molta cautela nell’interpretazione dei risultati; ponendo
l’accento sull’esigenza di indici a validità più generale e che consentano
confronti anche tra aree geografiche differenti. Il presente studio ha voluto
semplicemente fornire un tentativo nell’applicazione di questi indici,
seguendo le indicazioni della Direttiva 2000/60/CE nel cercare di
individuare strumenti validi non solo che permettino di discriminare la
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