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2.4 Il paradosso delle parole registrate e la scelta degli informatori.
Altro aspetto di fondamentale importanza nelle inchieste sul campo è il medium
attraverso cui si registrano le interviste. Questo oggetto che crea turbamento quasi
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fosse stato creato dal diavolo: il registratore , la cui presenza inquieta e disturba
ma di cui, magicamente, ci si dimentica dopo cinque minuti. Sempre uguale
l’approccio: prima di iniziare le interviste gli informatori mi chiedevano se fosse
necessario registrare e se non potessi prendere io degli appunti su carta, poi però,
dopo le prime risposte, la tendenza era quella di dimenticare la presenza
dell’aggeggio “infernale”, a favore di una spontaneità nelle risposte che, come ho
precedentemente scritto, hanno toccato anche corde molto intime. Sovente la
sezione del parlato spontaneo è stata un’occasione per denunciare una politica
economica ingiusta che applica leggi inique che penalizzano fortemente il settore
pesca. Leggi che si accompagnano a piccole corruzioni locali, per cui il pesce
sequestrato – mi dicono alcuni - finisce sulla brace di chi dovrebbe garantire il
rispetto della legge. Questi “sfoghi” sono, ancora una volta, la testimonianza della
fiducia che alcuni informatori hanno riposto in me, sentendosi liberi di esprimere le
loro critiche al sistema, sicuri di potere “posare il sacco” e lasciare libera strada ai
loro pensieri.
L’inchiesta non è fatta soltanto da domande e risposte. L’obiettivo lessicale è sì
l’aspetto privilegiato, ma ogni punto della rete è stato documentato su più livelli e
con diverse modalità.
Alle parole si uniscono le immagini che raccontano i luoghi legati all’attività e alla
cultura marinara.
Le interviste sono sempre state effettuate nei porti e nei bar ma il percorso della
documentazione mi ha portata ad esplorare anche i mercati del pesce, i piccoli
allestimenti museali nati per volontà stessa dei pescatori, le tonnare, i cantieri
navali, i pescherecci a bordo dei quali ho fotografato vari attrezzi per la pesca,
magazzini pieni di reti e di palangari, processioni a mare e presepi marinari.
Accennavo prima al delicato momento della scelta degli informatori. In teoria
esistono dei requisiti a cui un informatore deve rispondere e variano a seconda del
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tipo di ricerca che si intende effettuare . Nel caso specifico doveva trattarsi di
22 Ho sempre utilizzato un registratore digitale TASCAM. Per il mezzo adoperato per le inchieste
effettuate da V.D’Angelo, T. Di Maggio e G. Lisma rimando ai verbali d’inchiesta.
23 Cfr. C.Grassi, A.A. Sobrero, T. Telmon, (1997 p.290-291), Matranga (2002).
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