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recuperare un patrimonio culturale la cui vitalità va gradualmente affievolendosi.
Per queste ragioni diventa sempre più delicato il compito del raccoglitore, il quale
deve considerare vari elementi che intervengono nel momento dell’inchiesta. Nei
paragrafi che seguono illustrerò la metodologia impiegata per l’elicitazione e la
restituzione dei dati.
2.2 “Diario di bordo” delle inchieste
Sulla rete dei punti di rilevamento e sullo strumento utilizzato per le inchieste mi
sono soffermata nelle pagine precedenti. Qui tratterò della metodologia utilizzata
per la ricerca, cercando di ricostruire, attraverso le parole, il percorso di questi anni
di incontri e situazioni che hanno scandito le fasi delle inchieste e che mi hanno
portata a vivere esperienze uniche sia da un punto di vista scientifico che umano.
Il rapporto tra l’intervistatore e l’informatore può essere analizzato anche su un
piano antropologico. Il campo non è mai un ambiente neutro ma, anzi, è determinato
da una serie di fattori che compongono e scompongono gli attori dell’inchiesta.
Nello sforzo di aderire al mondo che si vuole analizzare, il raccoglitore mantiene
pur sempre la sua identità di fronte alla cultura dell’altro. La preparazione di chi
domanda non deve mai prevaricare il sapere di chi risponde, ma resta pur sempre
vigile un orecchio critico al fine di non creare equivoci nella raccolta del materiale.
Per il modulo marinaro ho utilizzato due tipi differenti di approccio, suggeriti
16
proprio dalla struttura stessa del questionario .
Per la prima parte mi sono avvalsa dell’intervista direttiva 17 o intervista
standardizzata. In questa fase ruota tutto attorno alla somministrazione del
questionario, quindi per ogni singolo concetto proposto si chiede la traduzione nel
dialetto locale che può essere anche arricchita da descrizioni spontanee degli
informatori, ai quali viene sempre lasciato un libero spazio di espressione. Sono
quelle irrinunciabili occasioni in cui il racconto di episodi, di storie e di frammenti
di memoria assume la forma dell’etnotesto che è sempre un valore aggiunto per
ogni lavoro di ricerca.
16 In tal senso ho diviso il questionario in due macro sezioni per la loro differente natura. Il questionario
stricto sensu si conclude con la sezione XI. Flora marina, seguito poi dalla sezione XII. Vita marinara,
dal taglio più marcatamente etnografico.
17 Cfr. C.Grassi / A.A. Sobrero / T. Telmon, Fondamenti di dialettologia italiana, Laterza, Roma-Bari
1997 (p.277-278), V.Matranga, Come si fa un’inchiesta dialettale sul campo, in Cortelazzo et alii,
UTET, Torino 2002.
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