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CAPITOLO I




                     Il modulo marinaro dell’Atlante linguistico della Sicilia



                 1.1 Breve descrizione dell’impianto dell’Atlante Linguistico della Sicilia

                     L’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) nasce con una duplice anima che prende

                     forma in una struttura doppia che confluisce però in un programma unitario. In
                     concreto,  dunque,  si  articola  in  due  sezioni:  una  sociovariazionale  e  una

                     etnodialettale. Si tratta quindi di un progetto, volto alla creazione di uno strumento
                     in grado di porre il dialetto su un variegato piano di analisi.

                     La restituzione del dato dialettale in chiave diatopica consegna la mappa linguistica

                     del viaggio del dialetto, documentando sia lo stadio più arcaico sia le più recenti
                     dinamiche  che  spingono  verso  una  maggiore  italianizzazione,  particolarmente

                     connotata in diastratia.
                     Per tale  fine  è stato  necessario  organizzare  un impianto  di  reti e di  questionari

                     differenziati da utilizzare come validi strumenti di ricerca.

                     La  sezione  sociovariazionale  è  operativa  su  due  fronti:  accanto  all’analisi  della
                     contiguità/interferenza fra dialetto e italiano, è cresciuto, infatti, un vivace interesse

                     per le varietà diastratiche che si concentra sui diversi atteggiamenti linguistici dei
                     parlanti con “prima lingua dialetto” vs parlanti con “prima lingua italiano”.

                     Spostando il focus sul repertorio, appare chiaro che al dato meramente linguistico

                     si deve affiancare quello metalinguistico, che reca in sé tutti quegli elementi che
                     rappresentano  l’immagine  mentale  delle  varietà  delle  lingue  della  Sicilia

                     contemporanea. Le ricerche si muovono non solo nei punti linguistici, ma anche in
                     aree o microaree che presentano una notevole omogeneità, non solo sociale, ma

                     anche linguistica. Il lavoro di comparazione si articola nel confronto tra queste aree
                     e i singoli punti, per la valutazione di un altro parametro della variabilità tra aree

                     dinamiche e aree recessive. L’unità di base del campione è la famiglia, nucleo e

                     circolo  generazionale  in  cui  si  attuano  dinamiche  di  trasmissione  culturale  e
                     linguistica.

                     La sezione etnodialettale ha una struttura modulare divisa in vari ambiti legati alla
                     cultura materiale, alla tradizione locale e (fino a questo momento) ad un caso di

                     alloglossia interna:


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