Page 92 - MARE_DELLE_EGADI
P. 92

21  Il Pagoto ritenne questa la strada percorsa da  sificazioni delle vie comunali di Monte San Giulia-
                               Amilcare nel 244 a.C. per giungere sulla vetta e  no, dattiloscritto Bibl. Com. di Erice.
                               conquistare Erice; cfr. G. PAGOTO, Venere Ericina,  34  E. PAIS, Storia di Roma durante le guerre puni-
                               ms. Bibl. Com. Erice.                    che, I, Torino, 1935, p. 127.
                               22  Sulla chiesa di San Luca, G. CASTRONOVO, Eri-  35  Diod. XXIII. I dati archeologici relativi all’an-
                               ce Sacra… op. cit.                       tica Drepanum sono quanto mai scarsi, tali da
                               23  A.M. BISI, Erice…, p. 660.           far affermare a Mommsen che Drepanum non
                               24  La sagoma del promontorio di Pizzo Argente-  fosse stata città a causa della mancanza di mo-
                               ria si distingue perfettamente sia dal Capo Boeo a  nete e di iscrizioni. In realtà ritengo che sia più
                               Marsala che dalle isole Egadi. Sul sistema di co-  probabile che l’assenza di dati archeologici sia
                               municazioni per fani durante la dominazione Car-  dovuto alla mancanza di concrete ricerche nell’a-
                               taginese dell’isola, cfr. G. POTTINO, Cartaginesi in  rea dell’antico centro storico. Allo stato attuale le
                               Sicilia, Palermo, 1976.                  uniche notizie certe relative al periodo in que-
                               25  A.M. BISI, Erice…, p. 660.           stione provengono dall’area del Castello di Terra,
                               26  Inv. gen. Museo Pepoli di Trapani n. 5558.  dove sono stati trovati resti di età punica, cfr. E.
                               27  V. SCUDERI, Architetture medievali trapanesi ine-  LESNES, Trapani: Castello di Terra, in Federico e la
                               dite o poco note, in Sicilia Archeologica, I, 3, 1968,  Sicilia. Dalla Terra alla Corona, Siracusa, 1994,
                               p. 4-5. La chiesa di San Matteo o Mazzeo è docu-  vol. I, p. 233.
                               mentata nel Testamento del milite Maiorana del  36  Lungo le pendici nord-orientali del monte Co-
                               XIV sec. A. DI STEFANO, Il Registro natarile di Gio-  fano si conoscono i resti di una cittadella o più
                               vanni Maiorana, in “Memorie e documenti di Sto-  propriamente di un accampamento militare che
                               ria Siciliana”, Palermo, 1943, p. LII. Al tempo del  presenta materiali ceramici di superficie databili
                               Carvini la chiesa era già diruta, V. CARVINI, Erice  intorno al III sec. a.C. Questo sito, identificato
                               antica…, p. 83.                          con Eraclea di Sicilia, cfr. G. INFRANCA, Un inse-
                               28  Queste strutture sono forse da collegare a quel-  diamento archeologico sul monte Cofano, La Fardel-
                               le descritte nel XVII sec. da G.A. MASSA: “…più  liana, 2-3, Trapani, 1985, appare meglio inserito,
                               sopra sorge la rocca di Mazzeo, dove si cavano  come evidenzia Purpura, nell’ambito della prima
                               pietre di molta antichità; e se scrisse il vero D.  guerra punica fra le fortezze cartaginesi a control-
                               Carlo Ventimiglia, vi fu seppellito Anchise, il Ge-  lo di questo tratto di costa. G. PURPURA, Pesca e
                               nitore di Enea”, in La Sicilia in prospettiva, II, Pa-  stabilimenti antichi…, op. cit. Recenti ricerche ef-
                               lermo, 1709, pp. 354-355.                fettuate nella località Saraceno, alle falde nord-oc-
                               29  J.M. MANÃ, Sobre tipologia de ànforas pùnicas,  cidentali del monte Cofano in prossimità della
                               in VI Congreso Arq. del Sudeste Espanol, Cartha-  costa, hanno evidenziato la presenza di numerosi
                               gena, 1951. Le anfore cosiddette a obice classifica-  resti di ceramica greco-italica che confermerebbe-
                               te come Manã D sono presenti in questo territo-  ro ulteriormente una massiccia frequentazione del-
                               rio soprattutto in alcuni siti costieri quali la ton-  l’area intorno al III secolo a.C.
                               nara del Secco a San Vito lo Capo e la tonnara di  37  V. GIUSTOLISI, Topografia, storia e archeologia di
                               Cofano; cfr. G. PURPURA, Pesca e stabilimenti an-  Monte Pellegrino (Palermo), Palermo, 1979.
                               tichi per la lavorazione del pesce in Sicilia: II° - Iso-  38  Sugli insediamenti nel territorio di Erice-Mon-
                               la delle Femmine (Palermo), Punta Molinazzo (Pun-  te San Giuliano dall’età Romana al medioevo, si
                               ta Rais), Tonnara del Cofano (Trapani), S. Nicola  veda G. Castronovo che segnalava già nel XIX sec.
                               (Favignana), in Sicilia Archeologica, XVIII, 57-58,  numerose località nelle quali emergevano resti di
                               1985, pp. 59-86.                         “antiche fabbriche”, G. CASTRONOVO,  Memorie
                               30
                                 Il toponimo è noto in G.A. MASSA, La Sicilia  storiche…, I, pp. 161-165. Più recenti gli studi di
                               in prospettiva…, II, p. 355. Cfr. A. AMICO, Tonna-  F. MAURICI, Erice: problemi storici e topografico-ar-
                               re, ms. Bibl. Com. Erice; anche S. MOZZARELLA,  cheologici fra l’età Bizantina e il Vespro, in Giorna-
                               R. ZANCA, Il libro delle torri, Palermo, 1985, pp.  te Internazionali di Studi sull’Area Elima, II, Pisa-
                               196-197.                                 Gibellina, 1992, pp. 443-461, ID., Insediamenti
                               31  Di antichi resti di fabbriche e di ceramiche in  medievali nel territorio di Erice, in II Giornate In-
                               contrada Crocifissello scrive il CASTRONOVO, Me-  ternazionali di Studi sull’Area Elima, II, Pisa-Gi-
                               morie storiche…, I, p. 164.              bellina, 1997, pp. 1121-1138. Inoltre, A. FILIPPI,
                               32  M. CAVALIER, Relitto della secca di Capistello, in  Da Alcamo a Trapani. L’abitato rurale fra l’età im-
                               Archeologia Subacquea, 2, Bollettino d’Arte,  periale e l’alto medioevo, in Byzantino-Sicula IV,
                               suppl., 29, 1984, p. 57.                 Atti del I Congresso Internazionale della Sicilia
                               33  Sulle viabilità del monte Erice cfr. Elenco e clas-  Bizantina, Palermo 2002, pp. 375-384.




                          93                            Le fortificazioni militari sul monte Erice durante la prima guerra punica
   87   88   89   90   91   92   93   94   95   96   97