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21 Il Pagoto ritenne questa la strada percorsa da sificazioni delle vie comunali di Monte San Giulia-
Amilcare nel 244 a.C. per giungere sulla vetta e no, dattiloscritto Bibl. Com. di Erice.
conquistare Erice; cfr. G. PAGOTO, Venere Ericina, 34 E. PAIS, Storia di Roma durante le guerre puni-
ms. Bibl. Com. Erice. che, I, Torino, 1935, p. 127.
22 Sulla chiesa di San Luca, G. CASTRONOVO, Eri- 35 Diod. XXIII. I dati archeologici relativi all’an-
ce Sacra… op. cit. tica Drepanum sono quanto mai scarsi, tali da
23 A.M. BISI, Erice…, p. 660. far affermare a Mommsen che Drepanum non
24 La sagoma del promontorio di Pizzo Argente- fosse stata città a causa della mancanza di mo-
ria si distingue perfettamente sia dal Capo Boeo a nete e di iscrizioni. In realtà ritengo che sia più
Marsala che dalle isole Egadi. Sul sistema di co- probabile che l’assenza di dati archeologici sia
municazioni per fani durante la dominazione Car- dovuto alla mancanza di concrete ricerche nell’a-
taginese dell’isola, cfr. G. POTTINO, Cartaginesi in rea dell’antico centro storico. Allo stato attuale le
Sicilia, Palermo, 1976. uniche notizie certe relative al periodo in que-
25 A.M. BISI, Erice…, p. 660. stione provengono dall’area del Castello di Terra,
26 Inv. gen. Museo Pepoli di Trapani n. 5558. dove sono stati trovati resti di età punica, cfr. E.
27 V. SCUDERI, Architetture medievali trapanesi ine- LESNES, Trapani: Castello di Terra, in Federico e la
dite o poco note, in Sicilia Archeologica, I, 3, 1968, Sicilia. Dalla Terra alla Corona, Siracusa, 1994,
p. 4-5. La chiesa di San Matteo o Mazzeo è docu- vol. I, p. 233.
mentata nel Testamento del milite Maiorana del 36 Lungo le pendici nord-orientali del monte Co-
XIV sec. A. DI STEFANO, Il Registro natarile di Gio- fano si conoscono i resti di una cittadella o più
vanni Maiorana, in “Memorie e documenti di Sto- propriamente di un accampamento militare che
ria Siciliana”, Palermo, 1943, p. LII. Al tempo del presenta materiali ceramici di superficie databili
Carvini la chiesa era già diruta, V. CARVINI, Erice intorno al III sec. a.C. Questo sito, identificato
antica…, p. 83. con Eraclea di Sicilia, cfr. G. INFRANCA, Un inse-
28 Queste strutture sono forse da collegare a quel- diamento archeologico sul monte Cofano, La Fardel-
le descritte nel XVII sec. da G.A. MASSA: “…più liana, 2-3, Trapani, 1985, appare meglio inserito,
sopra sorge la rocca di Mazzeo, dove si cavano come evidenzia Purpura, nell’ambito della prima
pietre di molta antichità; e se scrisse il vero D. guerra punica fra le fortezze cartaginesi a control-
Carlo Ventimiglia, vi fu seppellito Anchise, il Ge- lo di questo tratto di costa. G. PURPURA, Pesca e
nitore di Enea”, in La Sicilia in prospettiva, II, Pa- stabilimenti antichi…, op. cit. Recenti ricerche ef-
lermo, 1709, pp. 354-355. fettuate nella località Saraceno, alle falde nord-oc-
29 J.M. MANÃ, Sobre tipologia de ànforas pùnicas, cidentali del monte Cofano in prossimità della
in VI Congreso Arq. del Sudeste Espanol, Cartha- costa, hanno evidenziato la presenza di numerosi
gena, 1951. Le anfore cosiddette a obice classifica- resti di ceramica greco-italica che confermerebbe-
te come Manã D sono presenti in questo territo- ro ulteriormente una massiccia frequentazione del-
rio soprattutto in alcuni siti costieri quali la ton- l’area intorno al III secolo a.C.
nara del Secco a San Vito lo Capo e la tonnara di 37 V. GIUSTOLISI, Topografia, storia e archeologia di
Cofano; cfr. G. PURPURA, Pesca e stabilimenti an- Monte Pellegrino (Palermo), Palermo, 1979.
tichi per la lavorazione del pesce in Sicilia: II° - Iso- 38 Sugli insediamenti nel territorio di Erice-Mon-
la delle Femmine (Palermo), Punta Molinazzo (Pun- te San Giuliano dall’età Romana al medioevo, si
ta Rais), Tonnara del Cofano (Trapani), S. Nicola veda G. Castronovo che segnalava già nel XIX sec.
(Favignana), in Sicilia Archeologica, XVIII, 57-58, numerose località nelle quali emergevano resti di
1985, pp. 59-86. “antiche fabbriche”, G. CASTRONOVO, Memorie
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Il toponimo è noto in G.A. MASSA, La Sicilia storiche…, I, pp. 161-165. Più recenti gli studi di
in prospettiva…, II, p. 355. Cfr. A. AMICO, Tonna- F. MAURICI, Erice: problemi storici e topografico-ar-
re, ms. Bibl. Com. Erice; anche S. MOZZARELLA, cheologici fra l’età Bizantina e il Vespro, in Giorna-
R. ZANCA, Il libro delle torri, Palermo, 1985, pp. te Internazionali di Studi sull’Area Elima, II, Pisa-
196-197. Gibellina, 1992, pp. 443-461, ID., Insediamenti
31 Di antichi resti di fabbriche e di ceramiche in medievali nel territorio di Erice, in II Giornate In-
contrada Crocifissello scrive il CASTRONOVO, Me- ternazionali di Studi sull’Area Elima, II, Pisa-Gi-
morie storiche…, I, p. 164. bellina, 1997, pp. 1121-1138. Inoltre, A. FILIPPI,
32 M. CAVALIER, Relitto della secca di Capistello, in Da Alcamo a Trapani. L’abitato rurale fra l’età im-
Archeologia Subacquea, 2, Bollettino d’Arte, periale e l’alto medioevo, in Byzantino-Sicula IV,
suppl., 29, 1984, p. 57. Atti del I Congresso Internazionale della Sicilia
33 Sulle viabilità del monte Erice cfr. Elenco e clas- Bizantina, Palermo 2002, pp. 375-384.
93 Le fortificazioni militari sul monte Erice durante la prima guerra punica