Page 90 - MARE_DELLE_EGADI
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San Matteo e il vicino approdo di Croci-  ginese si trovava così, come le fonti stori-
                               fissello mantennero per lungo tempo il    che ci dicono, alle falde del monte men-
                               controllo del settore nord-orientale del  tre quello romano era a mezzacosta, ma su
                               monte, realizzando così una testa di pon-  due versanti opposti. Dopo la conquista
                               te che cinque anni dopo Amilcare Barca   di Amilcare della città di Erice, i Romani
                               avrebbe utilizzato per la riconquista della  rimasero assediati all’interno dell’acropoli
                               città di Erice; da questa posizione conti-  ericina ed è probabile che fu loro possibile
                               nuarono ad avere il predominio su tutto  comunicare con i campi alleati soltanto at-
                               il litorale trapanese, collegati a ovest alla  traverso le scoscese rupi del versante sud-
                               fortezza di Drepana e a est alla cittadella  orientale del monte, dai sentieri del Pe-
                               posta sulle pendici nord-orientali del   trale e di Rossello. Si realizza così lo schie-
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                               monte Cofano . La libera navigazione dei  ramento descritto da Polibio (I, 58): “i
                               cartaginesi in questo tratto di mare è do-  Romani, che tenevano la cima, rimasti as-
                               cumentata dalla possibilità di Amilcare di  sediati, sopportassero e affrontassero ogni
                               giungere, nel 244 a.C., dall’Ercte (forse  pericolo con coraggio ammirevole. Ma
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                               Monte Pellegrino) fino a Erice senza in-  addirittura incredibile era la resistenza dei
                               contrare alcun ostacolo. Lo sbarco del   Cartaginesi, i quali circondati dai nemici
                               condottiero a XXX stadi da Erice, distan-  non potevano essere riforniti facilmente
                               za che corrisponde perfettamente a quella  poiché possedevano un solo posto sul ma-
                               fra l’approdo di Crocifissello e la città sul  re [Crocifissello-San Matteo] e una sola
                               monte, dovette chiaramente avvenire in   via per la quale potevano comunicare con
                               un luogo sotto il controllo militare carta-  esso [ritengo che questa strada sia quella
                               ginese. Amilcare, inoltre, per sorprendere  che da Bonagia transita per Port’Aspra, fra
                               il presidio romano nella città, dovette sa-  San Matteo e Visconti, in direzione di San
                               lire sulla montagna da una strada control-  Luca ed Erice]”.
                               lata almeno in parte dai suoi uomini.    Dalla visione che si ha dei due schiera-
                               Questa strada non poteva che trovarsi lun-  menti si comprendono meglio le moda-
                               go il versante nord-orientale del monte,  lità del lento procedere della battaglia sul
                               nel tratto che da Bonagia e Crocifissello  monte Erice, caratterizzata da apposta-
                               saliva verso la città di Erice.          menti, imboscate, conquiste per tradi-
                               La situazione militare lungo le pendici del  menti e sortite. Non vi fu scontro aperto
                               monte Erice, in base ai dati storici e ar-  in nessun caso, sia perché la morfologia
                               cheologici, appare così delineata: i Roma-  dei luoghi lo impediva, ma soprattutto
                               ni occupavano il promontorio del Pizzo   perché gli schieramenti di uno e dell’altro
                               Argenteria, l’Egitallo, e con una serie di  esercito che si fronteggiavano sull’Erice
                               postazioni controllavano tutte le vie di ac-  avevano sempre la possibilità di rifornirsi
                               cesso da sud-ovest e da ovest. Da qui asse-  di uomini e viveri, nei centri vicini del-
                               diavano Drepana e avevano facili contatti  l’entroterra nel caso dei Romani, prove-
                               con gli accampamenti posti intorno a Li-  nienti con le navi negli approdi costieri
                               libeo e con Segesta. I Cartaginesi control-  per i Cartaginesi. Questa situazione di
                               lavano la costa, con i presidi di Drepana,  stallo è talmente ben delineata nella nar-
                               Crocifissello e probabilmente monte Co-   razione di Polibio (I, 58): infatti lo stori-
                               fano. Inoltre dal loro campo fortificato sul  co di Megalopoli giunge alla conclusione
                               piano di San Matteo, collegato a serie di  che “con la forza paralizzate ed esauste
                               appostamenti a controllo del versante    dai tributi e dalle spese durate si a lungo,
                               nord-orientale del monte, tenevano d’as-  erano divenute quasi insensibili ai colpi
                               sedio i Romani sull’Erice. Il campo carta-  che scambievolmente si davano”.




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