Page 87 - MARE_DELLE_EGADI
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estende il vasto altipiano di Contrada San mente il più importante, del sistema si-
Matteo, circondato da nord, nord-ovest stema difensivo cartaginese sul monte
ed est, da balze rocciose e collegato alla Erice.
montagna dalla parte sud-ovest attraverso A circa 400 metri a nord dalle case Co-
uno scosceso crinale. La contrada prende senza, sull’estremità settentrionale del pia-
il nome da un piccolo oratorio alto me- no di San Matteo, si trovano i resti di un
dievale identificato nei pressi delle Case altro piccolo insediamento, probabilmen-
Cosenza e vicino a una cappella campe- te relativo a una vedetta. Il sito occupa la
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stre, anch’essa dedicata a San Matteo . cuspide del pianoro ed è quindi protetto
Nell’area intorno ai due luoghi di culto da scoscese balze rocciose che rendono
s’individua una struttura a pianta trape- l’area accessibile soltanto da sud e da sud-
zoidale con mura di notevole spessore, la est. Su quest’ultimo lato si rileva un po-
quale ingloba entrambi gli edifici per una tente muro di sbarramento dello spessore
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superficie di oltre mezzo ettaro . Il peri- di m 2,20, orientato NO/SE, il quale ta-
metro murario del vasto recinto è affio- glia obliquamente il pianoro ponendosi
rante in superficie per quasi tutto il suo parallelo al ciglio roccioso orientale. La
percorso, essendo stato riutilizzato come struttura realizza così un corridoio, pro-
luogo di accumulo del pietrame prove- tetto ai due lati dal muro e dalle balze roc-
niente dai terreni circostanti. All’interno ciose, della larghezza media di una tren-
del recinto fortificato, sul versante orienta- tina di metri che dalla cuspide del pia-
le, affiorano le tracce di un edificio costi- noro giunge fin quasi alla sovrastante for-
tuito da almeno tre vani rettangolari, ad- tezza di San Matteo. Il muro di sbarra-
dossati fra loro, della larghezza di m 2 e mento è un’opera notevole, realizzato uti-
con uno spessore murario di m 0,50. In lizzando per i paramenti esterni grandi
tutta l’area del recinto fortificato si rinven- blocchi di calcare conficcati nel terreno e
gono in superficie numerosi resti ceramici riempito all’interno con pietrame minu-
pertinenti ad anfore puniche del tipo Ma- to. Nel punto in cui si perdono le tracce
nã D, con pareti subverticali che termina- del grande muro, verso l’estremità setten-
no con il fondo a “spiga”, collo tronco e trionale del pianoro, si trovano i resti del
solcature sull’orlo, e quelle del tipo Manã basamento di un edificio rettangolare di
C, caratterizzate dal corpo cilindrico e m 3,40 x 9,20 orientato NO/SE. Nell’area
l’orlo estroflesso. Entrambi i tipi sono dif- circostante, il terreno è cosparso di fram-
fusi in tutto il Mediterraneo centrale tra la menti di anfore puniche del tipo trovate
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fine del IV e il III sec. a.C. Sono attesta- nella sovrastante fortezza di San Matteo.
ti anche resti di anfore greco-italiche e nu- Lungo il ciglio nord-orientale s’individua
merosi frammenti di ceramica fine acroma un taglio nella roccia a pianta rettango-
e a vernice nera. Dall’area circostante la lare di m 8 x 3, forse la base di un capan-
fortificazione provengono tre palle di cata- no utilizzato come vedetta, dove si rinven-
pulta in calcare di diverse dimensioni con- gono in superficie numerosi resti di cera-
servate presso le case Cosenza. mica punica.
Così come per le Rocche del Calderaio, A nord della rocca di San Matteo, pres-
riteniamo che anche a San Matteo ci si so la costa in località Crocifisso della Ton-
trovi di fronte a un recinto fortificato rea- nara o Crocifissello, si trovano i resti di
lizzato per scopi militari. La presenza dei un insediamento posto in relazione con
numerosi resti di ceramica punica e le pal- un antico approdo. Questo doveva tro-
le di catapulta ci inducono a ritenere que- varsi nell’area sottostante la torre deno-
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sto sito uno dei campi militari, probabil- minata “Tonnara Vecchia” di Bonagia ,
Antonino Filippi 88