Page 89 - MARE_DELLE_EGADI
P. 89

gnano periodi fondamentali nelle vicen-  forse più dettagliato degli avvenimenti ac-
                                34
            de del mondo antico” .                   caduti intorno al monte Erice nel corso
            Con l’avanzata dei Romani in Sicilia, Eri-  della prima guerra punica. Se riteniamo
            ce da importante centro sacrale assunse il  valida l’ipotesi di Kromaier che identifica-
            ruolo di fortezza dalla quale i Cartaginesi  va il pizzo Argenteria con il promontorio
            potevano controllare tutto il territorio an-  Egitallo è facile rilevare che le fortificazio-
            cora in loro possesso. In questo contesto,  ni poste sull’estremità meridionale delle
            appare chiara l’azione di Asdrubale del  Rocche del Calderaio non possono che
            260, che spopola la città e trasferisce gli  essere proprio i resti del castello Egitallo
            abitanti nel vicino emporio sulla penisola  costruito da Giunio nel 249 a.C.
                       35
            di Drepana . L’obiettivo dei Cartaginesi  A questa fortezza i Romani collegarono
            era quindi indirizzato al rafforzamento  una lunga trincea con torri, bastioni e la
            delle difese lungo la costa occidentale si-  presenza di guarnigioni, per meglio con-
            ciliana con due fortezze sul mare: Drepa-  trollare i punti di passaggio delle antiche
            na e Lilibeo, ma anche a trasformare l’a-  strade.
            bitato di Erice in una vera e propria roc-  Ma se la documentazione storica già ci for-
            caforte militare.                        niva alcune indicazioni circa l’ubicazione
            L’azione di Giunio, che nel 249 a.C. entra  sul versante occidentale della montagna
            con il tradimento nel tempio e conquista  del campo romano, poco o nulla sappiamo
            anche la città, farebbe intuire come il resto  a riguardo della postazione cartaginese in
            della montagna fosse, fino ad allora, sguar-  questa fase. Dai dati archeologici possiamo
            nita di qualunque sorveglianza in grado di  ipotizzare che i Cartaginesi, dopo la con-
            intercettare il drappello di soldati Romani  quista romana di Erice, dovettero rifugiar-
            che parteciparono alla sortita e che la guar-  si lungo la costa a settentrione del monte,
            nigione cartaginese controllava soltanto la  probabilmente realizzando i campi milita-
            città sulla vetta. Queste considerazioni e i  ri sul piano di San Matteo e presso l’appro-
            dati archeologici rilevati inducono a rite-  do di Crocifissello. A tale riguardo ci è di
            nere che i siti fortificati posti lungo le pen-  aiuto il racconto di Zonara sulla riconqui-
            dici dell’Erice si possano datare al breve  sta di Cartalone dell’Egitallo, il quale evi-
            periodo compreso fra il 249 a.C., quando  denzia come l’esercito cartaginese non do-
            i Romani si accamparono e fortificarono   vesse trovarsi accampato lontano dal mon-
            l’Egitallo, e la fine delle ostilità nel 241  te Erice. Pensare che Cartalone potesse sor-
            a.C., quando i Cartaginesi lasciarono l’ac-  prendere i Romani sull’Egitallo provenen-
            campamento sul monte Erice.              do direttamente da Drepana appare insen-
            Dopo la conquista romana di Erice del    sato dato che proprio questo promontorio
            249 le fonti storiche ci forniscono precise  fu scelto per meglio controllare, dalle pen-
            indicazioni; Polibio racconta che: “i Ro-  dici del monte Erice, la città di Trapani.
            mani collocarono un presidio a mezzaco-  L’azione cartaginese non poteva quindi sor-
            sta del monte e che facevano severa guar-  prendere i Romani se fosse stata condotta
            dia alla strada di accesso da Trapani verso  da ovest o da sud. I Cartaginesi, infatti, do-
            la montagna”; Diodoro aggiunge che Giu-  vettero piombare sull’Egitallo provenienti
            nio “fortificò l’Egitallo e vi lasciò un presi-  dalla costa settentrionale del monte, dato
            dio di 800 uomini”. Anche Zonara parla   che avevano ancora il controllo di tutto
            dell’Egitallo e della sua occupazione mo-  questo litorale e lì ritornarono quando i
            mentanea del cartaginese Cartalone.      Romani riconquistarono la posizione mili-
            Dai dati archeologici e topografici fin qui  tare soltanto temporaneamente perduta.
            esposti, è possibile proporre un quadro  I Cartaginesi con la fortezza sul piano di




            Antonino Filippi                                                                  90
   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93   94