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Documento Progettuale Definitivo Progetto Integrato Territoriale ”Isole Minori”
Dicembre 2004
Fermo restando il principio di coerenza interna con l’idea forza individuata e dei relativi obiettivi generali
e specifici si tratta di creare un doppio livello di integrazione:
v a livello dei singoli interventi previsti nelle singole azioni presentate dal territorio;
v a livello delle singole azioni.
Il doppio livello di integrazione consentirà, nella fase di individuazione e selezione degli
interventi/operazioni, una maggiore concentrazione dei progetti rispetto a singoli obiettivi specifici
evitando, in tal modo, la proposizione di progetti che, seppur coerenti con l’idea forza, non innescano
quei meccanismi moltiplicatori degli effetti propri dei progetti integrati.
L’integrazione delle singole azioni di sviluppo locali, sarà realizzata attraverso una serie di azioni
trasversali di sistema (operazioni portanti) finalizzate alla realizzazione di attività di integrazione e di
sviluppo sistemico rispetto alle azioni di sviluppo locale presentate.
La condivisione dell’idea-forza, della strategia e del sistema di obiettivi deve consentire ai soggetti
promotori e al partenariato di individuare un insieme di interventi/operazioni pubbliche e private,
articolate mediante integrazione progettuale, nel territorio delle isole minori i quali:
v assicurino adeguato riconoscimento agli interventi che rispondano a un principio di integrazione e
di concentrazione, sia funzionale che territoriale;
v prevedano, a fronte della complessità di realizzazione di queste azioni, modalità di attuazione
gestionali unitarie, organiche e integrate, in grado di consentire l’effettivo conseguimento degli
obiettivi nei tempi prefissati, e adeguati strumenti di controllo preventivo, in itinere e successivo.
Il contributo del partenariato istituzionale ed economico-sociale è stato orientato a definire, quindi, il
quadro di riferimento degli investimenti attivati a diverso titolo sui diversi programmi di sviluppo e
territoriali che riguardano le isole minori (Patti territoriali generalisti e specializzati, Accordi di
Programma Quadro, interventi POR a titolarità regionale, a regia o nell’ambito di PIT, LEADER, etc.) e,
in conseguenza, le complementarizzazioni e le direttrici strategiche di nuovi investimenti. In questo modo
il PIT delle isole minori siciliane si configura oltre che come un progetto definito anche come un grande
programma strategico che definisce e qualifica il modello di sviluppo unitario di questi territori, partendo
indubbiamente dagli obiettivi del POR Sicilia, ma anche avendo la capacità di andare al di là di essi.
In questo modo le risorse previste dal POR vanno utilizzate come massa critica per il raccordo degli
investimenti già effettuati in passato e avvio di una nuova fase più integrata e più coesa. Proprio alla luce
di questa finalità le suddette risorse – vista la loro limitatezza -, in ordine al programma delineato in
precedenza che punta a far leva soprattutto su tre grandi risorse endogene - e cioè la cultura, l’ambiente e
i prodotti locali -, andranno a coprire le indispensabili operazioni portanti in grado di creare il quadro di
raccordo del modello integrato delle isole e si focalizzeranno in modo significativo sulla risorsa cultura
declinandola nei suoi molteplici aspetti non solo infrastrutturali ma anche formativi, comunicativi, di
internazionalizzazione, creando così un progetto integrato e funzionale al più ampio programma di
sviluppo delineato.
Le sollecitazioni del partenariato locale relative all’inserimento di regimi d’aiuto per la ricettività, sono
state raccolte tenendo in conto la massiccia attività ancora in corso di attuazione finanziata con i Patti
Territoriali, e pertanto si è preferito rivolgersi a settori quali quelli dei pubblici esercizi e della
pescaturismo finora esclusi dai regimi d’aiuto erogati.
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