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insediamento dei colonizzatori greci, hanno messo in evidenza una
lunghissima continuità di vita dalla preistoria fino al Medioevo. Al periodo
Arabo si ascrivono una serie di cavità circolari, (circa 40) poste a meno di
cm 50 l’una dall’altra che interessarono tutti gli strati dal terreno superficiale
fino alla roccia. All’interno delle cavità sono stati rinvenuti molto
frequentemente brocche col filtro, bacini e scodelle invetriate e smaltate
decorati con motivi policromi. Si pensa attualmente che le “cavità” scavate
nel terreno per motivi a noi ignoti, siano state utilizzate come “butti”
(immondezzai) tra la seconda metà del X e la prima metà dell’XI secolo, in
quanto, alcuni oggetti, databili entro questo arco cronologico, sono interi o
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ricostruibili quasi integralmente . L’insediamento è costituito da due zone
separate da un profondo fossato, ora in parte riempito di pietre, che separa
una zona minore a Nord e una zona maggiore a Sud. Nella parte minore a
Nord si possono intravedere i resti di un castello costituiti da spesse pareti
crollate e da pietrame uniforme legato con abbondante malta bianca; poco
più in basso del Castello sono dislocate invece delle camere scavate nella
roccia nonché varie buche per pali siti nei rispettivi bordi. Oltre il fossato
invece si estende una grande spianata meridionale forata da grandi cisterne
circolari dove sono state rinvenuti frammenti di ceramiche di epoche diverse
che indicherebbero una lunga frequentazione dell’area addirittura dalla
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preistoria fino alla fine del medioevo . Lo scavo effettuato negli anni
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D’ANGELO 1997, pp. 451-463.
520 Una ricognizione al Castello della Pietra effettuata nel mese di ottobre del 1993 da Franco
D’Angelo, G. Accardo e P. Lüssenheide, ha confermato tale ipotesi. In particolare, dalle ricognizioni di
superficie, Franco D’angelo ha perfettamente distinto ed elencato in ben sette tipologie i frammenti
rinvenuti in una grande spianata vicino al castello che hanno evidenziato una lunga frequentazione
dell’area. Dai reperti esaminati si ricava una lunga continuità di vita dell’abitato addirittura fino alla fine del
medioevo; i frammenti di ceramica visionati sono: 1) frammenti di notevole spessore decorati con incisioni
a cerchi concentrici e linee tremolanti tipici dell’epoca elima; 2) sottili frammenti di pareti di forme aperte
verniciate in nero su entrambi i lati, di età greca; 3) sottili frammenti di pareti di forme aperte dipinte di
rosso nelle superfici esterne e di colore rosa nelle superfici interne, di età romana; 4) grossi frammenti di
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